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Collections / Itineraries / Greek vases collection

Cratere a campana attico a figure rosse

The Attic pottery was primarily intended to be used during the symposium, an important moment of collective life, during which to the consumption of wine, which covered convivial and rituals aspects, were associated music, dancing, poetry. Therefore the main functions to which vases were intended were the preparation and the consumption of wine.
However, they were not just simple containers, but real vehicles of images and the depiction of the symposium, the occasion for which they were created, occupies an important place among the illustrated themes.
On one of the sides of this crater, the container used to mix the wine, in fact is represented a scene of symposium: on two beds (klinai) are lying three banqueters, covered by mantles, while standing, naked, there is a young servant. Everyone wearing a crown of leaves or flowers, element often related to inebriation and the pleasures of the symposium. The tables below the klinai depicts some vases, while the two banqueters on the right are holding a kylix, the cup from which drink the wine.

More info

Vaso – 450 - 425 a.C.

Del tipo con prese invece che anse. Lievi sbeccature.
Sotto l'orlo: ramo di alloro. Sia sotto A che B fascia a meandri, croci e punti.
Sul corpo: in A simposio e gioco del kottabos. A destra su una kline due uomini sdraiati, di cui uno barbato, coronati di alloro e con mantello avvolto nella parte inferiore del corpo. L'uomo di destra ha in mano una kylix e il volto di profilo; l'altro ha il volto di fronte, una kylix nella sinistra e una tenia nella destra. Su un tavolo ai piedi del letto stanno un colino e una piccola olpe. Ai piedi della kline il ""rabdos kottabiké"" sulla cui sommità è in equilibrio una ""plastinx"". Alla sinistra un giovane nudo che segue la scena. A sinistra di questa scena un'altra kline su cui è un giovane con corona di alloro che osserva la scena. Davanti al letto piccolo tavolo e nel campo tenia appesa. Sopra l'efebo nudo, iscrizione.
In B: tre efebi ammantati, con tenia sul capo. I due laterali si appoggiano ad un bastone ricurvo, quello al centro ha nella mano sinistra una fiaccola accesa.

La preparazione ed il consumo del vino erano le funzioni principali a cui erano destinati i vasi attici. Essi, tuttavia, non erano semplici recipienti, ma veri e propri veicoli di immagini e la raffigurazione del simposio, occasione per cui erano stati creati, occupa un posto importante tra i temi illustrati.
Su uno dei lati di questo cratere, recipiente utilizzato per mescolare il vino, è infatti rappresentata una scena di simposio ed in particolare il momento del gioco del kottabos, che consisteva nel colpire, con un getto di vino, un piatto disposto in bilico sulla sommità di un bastone.

Information
Origin: Provenienza ignota
Material: Argilla, a figure rosse
Sizes: Altezza: 27.3 cm - Diametro orlo: 31 cm
Inventory #: MCA-GRE-G_0256
Biography: Passeri, Giovan Battista, Pictura Etruscorum in vasculis in unum collectae explicationibus, et dissertationibus inlustratae a Joh. Baptista Passerio nob. Pisaur. ... , Roma , 1767-1775, tav. CCXLIII; Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 49, n. 289; Beazley, John Davidson, Attic Red-Figure Vase-Painters (2. ed.), Oxford, 1963 , p. 1034, n. 1; Matheson, Susan B., Polygnotos and Vase Painting in Classical Athens , Madison, 1995, p. 173, PL.147 (A); www.cvaonline.org, 2004 (dal), v.n. 213466.
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