Musei Civici d'Arte Antica

L’iconografia del Salvatore nella tradizione bizantina è assimilabile all’Imago Christi che vede nel Salvator Mundi, Figlio di Dio, il Pantocratore

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L’iconografia del Salvatore nella tradizione bizantina è assimilabile all’Imago Christi che vede nel Salvator Mundi, Figlio di Dio, il Pantocratore, ovvero il Creatore di tutto e il Cristo Benedicente. Nella versione dello scultore Lazzaro Casario però i tipici attributi del Salvator Mundi (Salvatore del Mondo) non compaiono ma nondimeno, il volto di Cristo si offre in una espressione naturalmente assorta, quasi severa. L’altorilievo ci permette di apprezzare al tatto ogni dettaglio del viso: i lineamenti fini, i capelli che scendono morbidi sulle spalle, il collo tornito e la veste finemente drappeggiata. Dalla lettura tattile si evince una posizione reclinata della testa del Cristo, e nell’espressione della fronte è ravvisabile anche un lieve corrugarsi dei muscoli frontali, detti glabellari.

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Provenienza: Chiesa di San Francesco, poi Collezioni universitarie, Bologna
Datazione: Secolo XVI
Materiale: Marmo