Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna

esperienze d’ascolto, storie di musicisti e mondi musicali

Alla sua seconda edizione la rassegna del Museo della musica nata per dare spazio ai migliori musicteller attualmente in circolazione.

Ma cos'è in realtà un narratore musicale? E cosa fa di diverso da un normale conferenziere?

Beh, per una classica "lezione musicale" sappiamo che bastano un microfono, uno schermo, due casse (possibilmente non ronzanti) e la conoscenza di un tema musicale.
Ma per trascorrere insieme un’ora e mezza ascoltando e parlando di musica in maniera coinvolgente e appassionante, bisogna essere in grado di accompagnare il pubblico in una dimensione diversa, dove competenza, divulgazione e selezione degli ascolti si fondono nella condivisione di un racconto e di un punto di vista particolare, "alto" e "altro" ma accessibile a tutti (anche a chi non ha un background musicale).

Il nostro viaggio attorno alle musiche partirà con Invisible Lady, il primo appuntamento con la (contro)storia del jazz raccontata da Stefano Zenni, in cui scopriremo come, in una musica solitamente declinata tutta al maschile, le donne non siano state solo cantanti, e non furono niente affatto marginali... a seguire affronterà il tema controverso del passing razziale, mentre al suo ultimo appuntamento risponderà alle domande: il jazz è una musica di protesta? ma poi, c’è un legame tra jazz e politica? E che forme ha assunto nel corso della storia?

Enrico Farnedi ci porterà alla scoperta della saga della leggendaria Stax Records, piccola etichetta di provincia nata sotto la bandiera del country, che finì per conquistare il Mondo con le canzoni prodotte da un affiatato gruppo di musicisti afroamericani e bianchi. Il suo secondo appuntamento sarà invece dedicato alla rivoluzionaria comicità di Cochi e Renato che deflagrò nella televisione degli anni ’70 soprattutto grazie a una serie formidabile di canzoni.

Sabato 13 aprile prende il via il nuovo ciclo di Legature in partnership con la Sala della Musica, il percorso espositivo permanente ospitato negli spazi al secondo piano di Salaborsa e dedicato alla storia della popular music di Bologna dagli anni ‘40 a oggi. Filo conduttore dei 5 appuntamenti condotti da Riccardo Negrelli, la storia della comunicazione senza fili, con il racconto del “mondo nuovo” di inizio ‘900, in cui le invenzioni di Guglielmo Marconi (di cui si celebrano i 150 anni dalla nascita) rappresentarono una visione audace del futuro e una promessa di connessione e comunicazione globale.

A seguire Pio Rossi con il percorso storico, sociale e musicale della chitarra blues dalla fine del 1800 fino agli anni ‘60.

Con Francesco Locane andremo a scoprire le connessioni tra le canzoni dei Beatles e le musiche di “giganti” come Bach, Beethoven e Mozart...

Sabato 18 maggio sarà la volta della magica stagione dei cantautori italiani tra il 1979 e il 1981 raccontata da uno dei più grandi musictellers italiani, il giornalista e critico musicale Gino Castaldo.

Con Extratempora Duo sarà invece un’esperienza musicale dal vivo unica e “senza rete” tra le pieghe della musica contemporanea: una guida all’ascolto della musica di ricerca di ieri e di oggi per riuscire insieme a trovare la bellezza in ciò che può suonare strano e difficile.

I focus dedicati ai nuovi sguardi su folklore e musica popolare saranno a cura di Christian Ferlaino, che ci introdurrà al mondo degli oggetti sonori della tradizione calabrese, 
e dell’etnomusicologo Nico Staiti, che indagherà invece il complesso processo di ri-creazione degli strumenti musicali antichi, a partire da due doppi clarinetti denominati Buttafuoco e finora mai esposti al pubblico.

La rassegna termina con la riscoperta della incredibile figura di Antonio Wandrè Pioli, in occasione della mostra Wandrè la chitarra del futuro.
Marco Ballestri, curatore della mostra, racconterà come dalla avveniristica fabbrica rotonda di Cavriago siano usciti alcuni dei modelli più innovativi e sperimentali nella storia della chitarra elettrica mondiale, vere e proprie opere d’arte Pop intrise di futurismo, surrealismo, metafisica e astrattismo.

Insomma, appuntamenti per un modo nuovo, immersivo, accessibile, spettacolare, coinvolgente di narrare e vivere la musica (o meglio - tutte - le musiche).

La rassegna La musica che gira intorno è realizzata con il contributo di Fondazione Del Monte.

INFO e PRENOTAZIONI

INGRESSO LIBERO fino ad esaurimento posti
con possibilità di PRENOTAZIONE dell'ingresso al costo di
€ 6 | € 5 studenti universitari con tesserino / minori di 18 anni / Card Cultura

Con la prenotazione avrai la certezza dell’ingresso e l’accesso prioritario a partire da 30 minuti prima dell’orario di inizio, con il quale potrai scegliere il tuo posto preferito.

A 5 minuti dall’inizio di ogni appuntamento gli eventuali posti residui verranno messi a disposizione gratuitamente secondo l’ordine di arrivo.

PRENOTA on line IL TUO INGRESSO

oppure presso il bookshop del museo negli orari di apertura

> scarica il programma di La musica che gira intorno 2024 [.pdf]