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Musica

Jazz Insight: Tempus fugue-it

Jazz Insight

Tempus fugue-it
dedicato a Bud Powell (1924-1966)

narrazione musicale di Emiliano Pintori (pianoforte)

in collaborazione con Bologna Jazz Festival

Jazz insight, ovvero cinque importanti anniversari dei protagonisti della musica americana e afroamericana, raccontati dalla prospettiva di un musicista jazz, il pianista Emiliano Pintori.
Cinque occasioni uniche per entrare nelle dinamiche e nei meccanismi della musica di questi grandi autori, con semplicità ma evitando i falsi miti ed i luoghi comuni che spesso ne ostacolano la comprensione.
Così come avviene in un buon assolo jazz, si salterà con leggerezza dalle necessarie precisazioni musicologiche all’aneddotica, dall’introduzione di aspetti tecnici di base alle citazioni, alle curiosità, ai trucchi e a quell’implicito non presente nei libri di testo ma accessibile solo vivendo questa musica dall’interno.

Earl Rudolph “Bud” Powell iniziò giovanissimo lo studio del pianoforte classico per innamorarsi poi del jazz di Art Tatum e James P. Johnson. Nei primi anni quaranta cominciò a suonare con diverse formazioni, ma fu con Cootie Williams che, nel 1944, registrò le prime incisioni. Fin d'allora una figura importante per lui fu quella del pianista Thelonious Monk che apprezzò le doti del giovane Bud e lo introdusse nel giro della Minton's Playhouse, storico locale dalle cui jam sessions sperimentali stava nascendo proprio in quegli anni il Be Bop. Dal 1945 Powell iniziò ad esibirsi con le prime formazioni bop: prima con il trombonista J.J. Johnson, poi col batterista Kenny Clarke e infine con Charlie Parker, dal 1947. Cominciò anche a suonare come leader di diverse formazioni, spesso insieme a Max Roach.
Già in quegli anni Powell soffriva di gravi disturbi mentali. Sembra che la sua instabilità derivasse da uno scontro avuto con la polizia nel 1945: Powell e Monk, entrambi ubriachi, vennero fermati una sera da alcuni poliziotti che dopo una risposta irriverente cominciarono a picchiare selvaggiamente Powell, il quale riportò un grave trauma cranico e da allora soffrì di violente emicranie, convulsioni ed amnesie. Nel 1947 la sua scontrosità e i suoi comportamenti instabili lo portarono al primo internamento in un ospedale psichiatrico dove fu sottoposto ad elettroshock e cure violente che ne minarono per sempre la salute.
Nonostante questi gravi problemi registrò tra il 1947 e il 1951 una serie di sessions per Blue Note, Verve e Roost durante le quali gettò le basi di uno stile pianistico moderno, dal punto di vista solistico, importando e adattando i fraseggi tipici di Parker e Gillespie, e dal punto di vista dell'accompagnamento, utilizzando accordi scarni ed incisivi.
Dance of the Infidels, Hallucinations, Un Poco Loco, Bouncing with Bud, Tempus Fugit testimoniano, oltre alla grandezza stilistico-esecutiva, anche un notevole talento compositivo.
Nel 1951 venne arrestato per possesso di marijuana ed in seguito reinternato per altri 11 mesi; venne poi trasferito in un altro ospedale fino al 1953. In quel periodo subì un nuovo trattamento a base di elettroshock che lo rese ancor più instabile e lo indebolì anche fisicamente.
Riuscì ugualmente a suonare ad alti livelli per qualche tempo, prova ne è lo storico concerto alla Massey Hall in compagnia di Dizzy Gillespie, Max Roach, Charles Mingus e Charlie Parker. Ma a partire dalla metà del decennio tuttavia i problemi di salute si fecero sempre più gravi e i risultati artistici risultarono sempre meno convincenti. Ormai la sua salute era definitivamente compromessa e il suo alcolismo ad uno stadio finale. Morì il 31 luglio 1966 a 41 anni.

Emiliano Pintori, pianista e organista Hammond, nato a Bologna nel 1979, cresciuto musicalmente nella sua città, ha approfondito il linguaggio jazzistico partecipando a numerosi workshop, tra cui quelli con George Cabels e Harold Mabern, le “Piano Master Class" di Barry Harris e attraverso ripetuti soggiorni a New York.
Molto richiesto come sideman, svolge da più di quindici anni un’intensa attività concertistica in Festival e Club, avendo modo di collaborare con, tra gli altri, Steve Grossman, Carlo Atti, Tom Kirkpatrick, Fabio Morgera, Piero Odorici, Fabrizio Bosso, John Webber, Gianni Cazzola, Francesco Bearzatti, Zeno De Rossi, Joe Magnarelli, Dida Pelled, Flavio Boltro, Owen Hart Jr., Barend Middelhoff. In ambito compositivo, è stato autore di gran parte delle musiche dei lavori dell’artista Paolo Chiasera, esposti in alcuni dei principali siti per l'arte contemporanea (Rejna Sofia Museum, Madrid; Marta Museum, Herford; Smit Stewart Gallery, NYC; Smak Museum, Gent; Moka Museum, Shangai; Columbia’s University, New York; W139, Amsterdam).

Quando

19 Novembre 2016
ore 17.00

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

€ 5.00
gratuito per i minori di 18 anni

Prenotazioni on line

dal 27 settembre è possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) da questo link.

La prenotazione dei biglietti è valida fino a 15 minuti prima dell’inizio dell’evento, orario oltre il quale i biglietti non ritirati saranno rimessi in vendita.

In caso di disdetta si prega di annullare tempestivamente la prenotazione inviando una mail a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it o telefonando al n. 051 2757711 (dal martedì al venerdì ore 10>16).

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