Museo internazionale e
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Musica

Jazz Insight: Let’s dance

Jazz Insight

Let’s dance
dedicato a Benny Goodman (1909-1986)

narrazione musicale di Emiliano Pintori (pianoforte)
special guest Guglielmo Pagnozzi (clarinetto)
con la partecipazione della Swing Dance Society

in collaborazione con Bologna Jazz Festival

Jazz Insight, ovvero cinque importanti anniversari dei protagonisti della musica americana e afroamericana, raccontati dalla prospettiva di un musicista jazz, il pianista Emiliano Pintori.
Cinque occasioni uniche per entrare nelle dinamiche e nei meccanismi della musica di questi grandi autori, con semplicità ma evitando i falsi miti ed i luoghi comuni che spesso ne ostacolano la comprensione.
Così come avviene in un buon assolo jazz, si salterà con leggerezza dalle necessarie precisazioni musicologiche all’aneddotica, dall’introduzione di aspetti tecnici di base alle citazioni, alle curiosità, ai trucchi e a quell’implicito non presente nei libri di testo ma accessibile solo vivendo questa musica dall’interno.

Benny Goodman nacque a Chicago da poveri immigrati ebrei provenienti dalla Russia e fu indirizzato per volontà del padre agli studi musicali. Nella sua città, nuova capitale del jazz degli anni Venti, il giovane si distinse subito nelle sue esibizioni per l'eleganza formale e la notevole raffinatezza stilistica, oltre che per l'evidentissimo rispetto delle regole armoniche di ovvia scuola europea, apprese negli anni degli studi con F. Schoepp, un immigrato tedesco insegnante al Chicago Musical College. A dodici anni suonava già nell'orchestra del teatro ed in diverse orchestre da ballo della città.
Goodman entrò in una delle band principali di Chicago, l'orchestra di Ben Pollack con cui fece le sue prime registrazioni nel 1932. Due anni dopo cominciò a pubblicare dischi sotto il proprio nome. Nel 1934 Goodman fondò la sua propria Big Band che unì per la prima volta musicisti bianchi e di colore. Con la sua perfezione raggiunse in pochi anni il riconoscimento non solo del mondo Jazz ma anche di molti appassionati di musica estranei al jazz. 
Nel 1938 Goodman diede il suo famoso concerto Jazz nella Carnegie Hall di New York City che era riservata fino allora soltanto alla musica classica. Il concerto ebbe luogo il 16 gennaio e i 2760 posti disponibili registrarono il tutto esaurito settimane prima con un costo massimo del biglietto di $ 2,75, un prezzo piuttosto elevato per l'epoca.
Il concerto venne registrato quasi per caso, su una lacca in acetato e un master in alluminio. Solo molti anni dopo Goodman ritrovò la lacca dalla quale venne ricavato un doppio LP pubblicato nel 1950 e nel 1998 venne realizzato anche un doppio CD dal master in alluminio e sono diventati tra gli album più venduti di tutti i tempi del jazz live.
Fra gli anni '30 e '40 fu lui il più importante esponente della musica jazz fra i bianchi, la musica da ballo dell'epoca, legando il suo nome non solo a composizioni rimaste nella storia (Stompin' at the Savoy o Air Mail Special) ma anche a personaggi musicali che in seguito divennero di vero spicco (Ella Fitzgerald con Goodnight My Love e Peggy Lee).

Emiliano Pintori, pianista e organista Hammond, nato a Bologna nel 1979, cresciuto musicalmente nella sua città, ha approfondito il linguaggio jazzistico partecipando a numerosi workshop, tra cui quelli con George Cabels e Harold Mabern, le “Piano Master Class" di Barry Harris e attraverso ripetuti soggiorni a New York.
Molto richiesto come sideman, svolge da più di quindici anni un’intensa attività concertistica in Festival e Club, avendo modo di collaborare con, tra gli altri, Steve Grossman, Carlo Atti, Tom Kirkpatrick, Fabio Morgera, Piero Odorici, Fabrizio Bosso, John Webber, Gianni Cazzola, Francesco Bearzatti, Zeno De Rossi, Joe Magnarelli, Dida Pelled, Flavio Boltro, Owen Hart Jr., Barend Middelhoff.
In ambito compositivo, è stato autore di gran parte delle musiche dei lavori dell’artista Paolo Chiasera, esposti in alcuni dei principali siti per l'arte contemporanea (Rejna Sofia Museum, Madrid; Marta Museum, Herford; Smit Stewart Gallery, NYC; Smak Museum, Gent; Moka Museum, Shangai; Columbia’s University, New York; W139, Amsterdam).

Quando

12 Novembre 2016
ore 17.00

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

€ 5.00
gratuito per i minori di 18 anni

Prenotazioni on line

dal 27 settembre è possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) da questo link.

La prenotazione dei biglietti è valida fino a 15 minuti prima dell’inizio dell’evento, orario oltre il quale i biglietti non ritirati saranno rimessi in vendita.

In caso di disdetta si prega di annullare tempestivamente la prenotazione inviando una mail a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it o telefonando al n. 051 2757711 (dal martedì al venerdì ore 10>16).

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