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Musica

JazzInsight - Everything Happens For The Best

Everything Happens For The Best

Omaggio a Billie Holiday

con Eloisa Atti quintet

Eloisa Atti, voce
Matteo Raggi, sax tenore
Davide Brillante, chitarra
Emiliano Pintori, pianoforte
Stefano Senni, contrabbasso

in collaborazione con Bologna Jazz festival 2015

Billie Holiday (1915, Philadelphia, Pennsylvania – 1959, New York City, New York), nata da due genitori adolescenti ebbe una vita tormentata e romanzesca di sofferenze e fama mondiale.
Il padre, Clarence Holiday, abbandona la famiglia molto presto mentre la madre non è certamente una persona, e tantomeno una madre, convenzionale. A causa di questo desolante quadro familiare, quindi, Billie cresce sostanzialmente sola e con notevoli problemi caratteriali.
Una delle tante leggende e dicerie che circolano sul suo conto (questa però, purtroppo, con solidi elementi di verità), le attribuiscono un passato di prostituzione, esercitata in giovanissima età per guadagnarsi da vivere e sollevarsi dal regime di miseria in cui versava la sua famiglia.
La sua vita ha una svolta quando, trasferitasi a New York, viene scoperta da John Hammond, un artista che cantava in un Club di Harlem e che disponeva di notevoli agganci e conoscenze. Nel 1933 Hammond arrangia per lei, con Benny Goodman, un paio di pezzi che segnano l'inizio della sua carriera. Nello stesso anno apparve nel film di Duke Ellington "Symphony in black".

In seguito entra a far parte di una delle orchestre più in voga del momento, quella di Count Basie e incide una canzone con l'orchestra di Artie Shaw. Ormai nel "giro", sembra che la sua carriera stia per decollare, tant'è che le collaborazioni e le richieste di incisioni si susseguono. Il sassofonista Lester Young le attribuirà il celebre soprannome di "Lady Day" e, nel 1939, diventa la stella del Cafe Society.

Sull'onda del successo, ormai riconosciuta come una delle voci più intense della musica, incide la splendida "Strange Fruit", un capolavoro di interpretazione e un inno contro il razzismo di cui lei stessa in fondo è vittima. Il brano, per reazione di alcuni ambienti conservatori, viene vietato in diversi paesi.

Negli anni Quaranta e Cinquanta Billie Holiday si esibisce, con grande successo, in locali di tutti gli Stati Uniti e nel 1946 recita nel film "New Orleans" con Louis Armstrong, è in questo periodo che comincia a fare uso di eroina. Lo sregolato e dissoluto regime di vita a cui si sottopone interferisce pesantemente con la sua carriera rovinandole fra l'altro la preziosa voce.
Nel 1956 scrive "La Signora canta il blues", la sua autobiografia, da cui fu tratto un film con Diana Ross nel 1973.
Nel 1959 dopo la sua ultima incisione, subisce un attacco di epatite e viene ricoverata in ospedale a New York. Anche il suo cuore ne risente. Morì di cirrosi epatica a 44 anni, con la polizia attorno al suo letto. Il suo grande amico, Lester Young, era morto il 15 marzo dello stesso anno.
Il resto è la sua voce, che non si può spiegare.


Eloisa Atti
, cantante e musicista, figlia del poeta bolognese Luciano Atti,  riscuote un discreto successo sin da bambina tra gli appassionati della musica tradizionale bolognese per i suoi duetti in dialetto con Agostino Sassi.

Nella sua formazione, oltre all’ascolto attento e appassionato dei dischi – da lei stessa indicati come i maestri che ha frequentato con più assiduità – vi sono lo studio del violino presso il Conservatorio G.B. Martini di Bologna, le lezioni con la cantante di Chicago Laverne Jackson, il Biennio di formazione superiore in canto jazz presso il Conservatorio A. Buzzolla di Adria, la partecipazione a diversi workshop di artisti come Bob Stoloff, Rachel Gould, Mark Murphy, Jay Clayton, Luciana Souza, Steve Gut, Barbara Casini. Ha esperienze live significative e durature come interprete e come compositrice con Caputolindo, Hammond Bandits, Eloisa Atti Jazz Quintet, Acerocielo e con il duo più che decennale con il chitarrista Marco Bovi, col quale ha inciso tre dischi.
Voce morbida e colorata d’intime sfumature, ha alle spalle collaborazioni con artisti quali Jimmy Villotti, Patrizia Laquidara, Mirco Mariani, Fabio Morgera, Enrico Farnedi. Partecipa in studio a progetti originali di Sacri Cuori, Francesco Giampaoli, Giacomo Toni, Mara Luzietti, Daunbailò, DJ Farrapo, Riccardo Lolli, Internote. 
Dopo la realizzazione di due album con i “Sur” assieme a Francesco Giampaoli – “Sur” e “Il Limite” – presenta a suo nome “Penelope”, da lei interamente ideato e composto.


dalle ore 16.30 Afternoon Tea Room a cura di Giardino delle Camelie con il celebra-Té: Lotus Royal (tè nero al fior di loto)

Quando

14 Novembre 2015
ore 17.00

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

€ 6.00
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