le chitarre di Antonio 'Wandrè' Pioli in mostra al Museo della musica

Wandrè La chitarra del futuro

Wandrè La chitarra del futuro (Clicca sull'immagine per visualizzarla a tutto schermo)

a cura di Marco Ballestri
con la collaborazione di Oderso Rubini e i Partigiani di Wandrè (Paolo Battaglia, Gianfranco Borghi, Luca e Loris Buffagni, Riccardo Cogliati, Mirco Ghirardini, Giorgio Menozzi, Johnny Sacco, Adelmo Sassi)

2004-2024: il Museo della musica festeggia i suoi primi 20 anni con la chitarra del futuro.
L’11 maggio del 2004 il portone di Palazzo Sanguinetti in Strada maggiore 34 si aprì per la prima volta alla città per mostrare al pubblico le meravigliose collezioni musicali del Comune di Bologna fino ad allora rimaste confinate nei depositi.
Sin da subito il Museo della musica si è proposto come luogo di conservazione e valorizzazione del patrimonio musicale, ma soprattutto come spazio vivace, di contaminazione e di ricerca, aperto e frequentato da tutte e tutti, appassionati e cultori della materia, cittadini e turisti, adulti e bambini, con un unico comune denominatore: la musica in tutte le sue forme ed espressioni.
E poiché nel 2004 uno degli eventi di punta è stata una mostra di chitarre Fender Stratocaster 50 anni di un mito, nel 2024 abbiamo deciso di replicare e di festeggiare il 20° anniversario con un’altra mostra Wandrè La chitarra del futuro dedicata a chitarre molto speciali.

Un marchio italiano dal carattere eccentrico e sperimentale, all'avanguardia negli anni '60, che nasce dal genio incredibilmente poco conosciuto di Antonio Vandrè Pioli, in arte Wandrè: artista, imprenditore stravagante, partigiano, capomastro, ma soprattutto uno dei liutai più innovativi della storia, che crea la prima fabbrica di chitarre elettriche in Italia, la famosa Fabbrica Rotonda di Cavriago, progettata nel 1959 con soluzioni edilizie d’avanguardia, giudicate folli all’epoca, ma poi utilizzate alcuni anni dopo per costruire il Madison Square Garden di New York (che è stata appositamente ricreata per il percorso espositivo).
Da Cavriago, in provincia di Reggio Emilia, le chitarre Wandrè ‘sculture sonore’ pop viaggiano per il mondo come creature dotate di personalità propria, lontanissime dai modelli mainstream in voga all’epoca, portatrici di una loro visione unica e inimitabile, che grazie a questa mostra e al suo curatore Marco Ballestri, andremo a scoprire.

Perché una mostra sulle opere e la vita di Wandrè? perché, come già scriveva Pablo Echaurren più di quindici anni fa, si tratta di un genio assoluto, venerato all’estero e misconosciuto in Italia; e il momento è quanto mai appropriato, ricorrendo quest’anno anche il ventennale della sua scomparsa.
Il percorso della mostra, che inizia con i primissimi strumenti costruiti da Wandrè, corrisponde a un viaggio dove lo spettatore, fra bassi, chitarre, note biografiche e altre opere, si confronta con i sogni, le allucinazioni e gli incubi del liutaio artista.
Lungo questo cammino si scopre che Wandrè fu partigiano, attore dilettante, caporedattore, capomastro, imprenditore, fashion designer, artista Fluxus e tanto altro, ma fu anche il primo a costruire in Italia una fabbrica di chitarre elettriche, fu il primo al mondo a produrre contrabbassi con il manico pieghevole, il primo a utilizzare l’alluminio per forgiare manici e cordiere e fu l’artefice di tante altre innovazioni tecniche, anche nel settore della verniciatura.
Dunque non un’esposizione apollinea di cimeli e documenti storici, ma piuttosto un’escursione emotiva nel cosmo della contaminazione fra arte e design, così fervida e animata nelle province emiliane del secondo dopoguerra. Il visitatore non ne esce con l’animo appagato, bensì irrequieto e bramoso di saperne molto di più...
inaugurazione: venerdì 10 maggio ore 18

INFO
In mostra cercate e inquadrate il codice QR o attivate la card NFC per accedere a contenuti integrativi sulla storia di Wandrè e sulle sue favolose chitarre.
La mostra prevede la visione - in una sala proiezioni appositamente allestita nel laboratorio 1 al piano terra del Museo - del documentario Wandrè. Utopia elettrica a cura di 3D Produzioni.
Il catalogo della mostra Wandrè la chitarra del futuro è in vendita presso il bookshop del Museo.

L'ingresso alla mostra è gratuito negli orari di apertura del Museo

La mostra Wandrè la chitarra del futuro è promossa dal Museo internazionale e biblioteca della musica - Settore Musei Civici Bologna
in collaborazione con Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla Cultura
sponsor tecnico: Assimusica Cremona
e fa parte di Bologna Estate 2024, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.

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