Musei Civici d'Arte Antica

Nell'ambito dell'iniziativa Alfonso Rubbiani. Radici contesti eredità, le Collezioni Comunali d'Arte/Istituzione Bologna Musei, la Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Genus Bononiae Musei nella Città promuovono il secondo ciclo di conferenze dal titolo: Aemilia Ars 1898-1903. Decorazione d'interni. Ars & Crafts. Desig. Il secondo appuntamento dal titolo: Architettura, decorazione e arti applicate nella Napoli del secondo Ottocento. Rapporti con l'ambiente bolognese, dove si discute su la scuola napoletana di decorazione in epoca postunitaria si rinnova anche grazie all'apporto di un bolognese, Rinaldo Casanova. Questo artista, evidentemente legato alla famiglia di decoratori bolognesi dell'entourage di Alfonso Rubbiani, è una figura ancora da riscoprire. Per l'ambiente in cui opera, si orienta ad un composito storicismo legato alla sopravvivenza di decorazioni neoclassiche e neopompeiane. Il suo primo importante lavoro napoletano fu il 'restauro di abbellimento' in San Giovanni a mare, purtroppo cancellato da successivi 'derestauri'. Non è agevole riconoscere la sua impronta in varie architetture napoletane in cui è certo che intervenne (vari suoi edifici furono demoliti). Collaborò nel cantiere sabaudo di palazzo Reale a Torino con la figura eminente di Ignazio Perricci, che ridecorando il palazzo del Quirinale esportò a Roma i modi della ricchissima scuola napoletana. Questa è alimentata da forme innovative di didattica connesse al Museo Artistico Industriale e sorretta da una vasta committenza pubblica e privata. L'attività di Casanova si esprime in importanti restauri stilistici, come il Duomo di Amalfi (con Domenico Morelli), e in nuove costruzioni. La conversazione illustra alcuni aspetti della scuola decorativa napoletana che aprono la strada a nuove collaborazioni di studio tra Bologna e Napoli, la conferenza è a cura di Fabio Mangone, Università di Napoli, presso la Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio (Piazza Maggiore 6).