Tra restituire e condividere. Riflessioni sul patrimonio extraeuropeo nei musei italiani ed europei
Tra restituire e condividere. Riflessioni sul patrimonio extraeuropeo nei musei italiani ed europei, con Davide Domenici e Maria Pia Guermandi (modera Luca Villa)
Lo spunto delle conferenze proviene dalla recente catalogazione della raccolta di oggetti extraeuropei posseduti da Pelagio Palagi, che rappresenta la prima collezione privata ad essere stata acquisita ed esposta nel contesto del Museo Civico di Bologna.
Nella raccolta si conservano manufatti provenienti da tre continenti diversi, che insieme rappresentano altrettanti paradigmi differenti attraverso cui sono state concepite idee sulla musealizzazione dei materiali extraeuropei: l’arte funeraria preispanica del Sud America, l’artigianato etnico riservato all’uso domestico delle popolazioni berbere della Cabilia (Algeria), e l’arte tradizionale e religiosa cinese e giapponese prodotta in maniera massificata per l’esportazione verso l’Europa.
I relatori sono chiamati a confrontarsi su alcuni dei temi che caratterizzano le riflessioni contemporanee sulla musealizzazione di oggetti extraeuropei, in ragione delle loro esperienze professionali e sulla base
degli indirizzi che oggi caratterizzano le scelte espositive e le relazioni con i musei nei paesi d’origine dei manufatti conservati in Italia e in Europa.
Una particolare attenzione sarà dedicata a ripercorrere il viaggio dei manufatti all’interno dei musei, compiuto attraverso lo studio delle collezioni e le catalogazioni effettuate da pionieri della disciplina, come Laura Laurencich e Eiko Kondo, cartina di tornasole dello stato attuale delle conoscenze riguardo al patrimonio culturale di origine extraeuropea.
Il ciclo di appuntamenti vuole indagare le collezioni extraeuropee presenti in Italia, sulla scorta delle
soluzioni espositive pensate per valorizzarle nel corso del tempo e anche in virtù del succedersi delle
conoscenze acquisite tramite le catalogazioni dei materiali conservati nei musei. Lo spunto proviene dalla
recente catalogazione della raccolta di oggetti extraeuropei posseduti da Pelagio Palagi, che rappresenta la
prima collezione privata ad essere stata acquisita ed esposta nel contesto del Museo Civico di Bologna.
Nella raccolta si conservano manufatti provenienti da tre continenti diversi, che insieme rappresentano
altrettanti paradigmi differenti attraverso cui sono state concepite idee sulla musealizzazione dei materiali
extraeuropei: l’arte funeraria preispanica del Sud America, l’artigianato etnico riservato all’uso domestico
delle popolazioni berbere della Cabilia (Algeria), e l’arte tradizionale e religiosa cinese e giapponese
prodotta in maniera massificata per l’esportazione verso l’Europa.
I relatori sono chiamati a confrontarsi su alcuni dei temi che caratterizzano le riflessioni contemporanee
sulla musealizzazione di oggetti extraeuropei, in ragione delle loro esperienze professionali e sulla base
degli indirizzi che oggi caratterizzano le scelte espositive e le relazioni con i musei nei paesi d’origine dei
manufatti conservati in Italia e in Europa. Una particolare attenzione sarà dedicata a ripercorrere il viaggio
dei manufatti all’interno dei musei, compiuto attraverso lo studio delle collezioni e le catalogazioni
effettuate da pionieri della disciplina, come Laura Laurencich e Eiko Kondo, cartina di tornasole dello stato
attuale delle conoscenze riguardo al patrimonio culturale di origine extraeuropeaLo spunto proviene dalla