La macchina a vapore è l’invenzione principale della Rivoluzione Industriale, ma trova impiego in Italia solo a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, nella piccola industria e soprattutto in ambito agricolo. Si tratta, nel primo caso, di motori stazionari, nel secondo di motori a vapore impiegati sulle locomobili, per il cui traino sono utilizzati buoi o cavalli. Tra i costruttori che si sono cimentati nella produzione di questi mezzi, c’è anche l’ingegnere svizzero Edoardo De Morsier, il quale, nel 1865, insedia a Castel Maggiore, nel bolognese, la sua attività con il socio Giovanni Mengotti, prima di divenire unico proprietario, nel 1877, e trasferire l’officina in città. La produzione di De Morsier suscita grande interesse per le caratteristiche costruttive e le soluzioni meccaniche adottate, apprezzate sia dal pubblico delle Esposizioni dell’epoca che dai numerosi acquirenti in Italia e all’estero.