Museo Civico Archeologico

Collezioni / Collezioni online / Sarcofago antropoide a nome di Tasciakheper

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sarcofago – Epoca Tarda: XXV-XXVI dinastia (713-525 a.C.) Lo splendido sarcofago, in legno stuccato e dipinto a vivaci colori, fu costruito per una donna di nome Tasciakheper, appartenente a una famiglia di sacerdoti tebani. Il sarcofago riproduce le fattezze del corpo umano mummificato e, per questa ragione, è definito di tipo antropoide. Il volto di Tasciakheper, di un rosa-dorato tipico della carnagione femminile, è circondato e messo in risalto per contrasto cromatico da una pesante parrucca, suddivisa in tre bande di capelli a treccine e sormontata dalla spoglia d’avvoltoio. Un pettorale usekh, costituito da numerose fila di perline e pendenti a motivo floreale, avvolge la parte superiore del corpo, che sembra sostenere la dea del cielo Nut con le ali spiegate in gesto di protezione. Un poco più sotto, all’interno di un piccolo riquadro, è raffigurata la defunta sul proprio letto funebre, circondato dai quattro vasi canopi per gli organi estratti dall’addome durante la mummificazione. Tutte le scene dipinte sull’intero sarcofago, così come i testi iscritti su buona parte del coperchio, servivano a proteggere il corpo della defunta, prolungandone in eterno la sopravvivenza.
Informazioni
Provenienza:
Materiale: Legno stuccato e dipinto
Dimensioni: Lunghezza: 175 cm
Numero di inventario: MCA-EGI-EG_1961
Bibliografia: Museo Civico di Bologna. Catalogo di Antichità Egizie descritte dal prof. cav. Giovanni Kminek-Szedlo, Torino, 1895, n. 1961; Curto, Silvio, L’Egitto antico nelle collezioni dell’Italia settentrionale, Bologna, 1961, n. 93; tav. 49; Bresciani, Edda, La collezione egizia del Museo Civico di Bologna, Ravenna, 1975, pp. 64-65, tav. 40; Il senso dell’arte nell’antico Egitto, Milano, 1990, n. 158; Morigi Govi, Cristiana, La collezione egiziana, Milano, 1994, p. 94.