Data di pubblicazione: 07-05-2025

Benedetto XIV e Bologna. Arti e scienze nell'età dei lumi

Il Papa bolognese: una mostra dedicata a Benedetto XIV. Al secolo Prospero Lambertini, svolse un ruolo fondamentale nell’Europa del XVIII secolo, ma anche nel governo della sua città d’origine, Bologna. L’Alma Mater gli dedica un’esposizione in occasione dei trecentocinquant’anni dalla sua nascita Bologna, 6 maggio 2025 – Quando c' era un Papa bolognese: a trecentocinquant’anni dalla sua nascita, l' Università di Bologna celebra la figura di Benedetto XIV, al secolo Prospero Lambertini, con una mostra realizzata proprio nei luoghi dell’Ateneo che ancora oggi recano i segni della sua generosità, tra cui la celebre Aula Magna della Biblioteca Universitaria realizzata da Carlo Francesco Dotti.
L’esposizione, intitolata “ Benedetto XIV e Bologna. Arti e scienze nell’età dei lumi ”, racconta l'opera innovatrice e di riforma culturale svolta nel Settecento dal
pontefice bolognese, strettamente legata alla storia cittadina.
Organizzata dall’Alma Mater, la mostra si svolge dal 7 maggio al 27 luglio al Museo di Palazzo Poggi e alla Biblioteca Universitaria di Bologna (via Zamboni, 33) e si
estende anche in altre tre sedi espositive della città, dove sono conservati alcuni importanti oggetti legati alla vita e alle donazioni di Benedetto XIV: il Museo Civico
Medievale
(via Manzoni, 4), il Museo Civico Archeologico (via dell’Archiginnasio, 2) e la Collezione di Zoologia (via Selmi, 3).
Figura incisiva dell’età dei Lumi, papa Benedetto XIV svolse un ruolo fondamentale nell’Europa del XVIII secolo, ma anche nel governo della sua città d’origine, Bologna:
divenuto vescovo del capoluogo felsineo nel 1731, Lambertini mantenne il governo episcopale anche dopo la nomina al soglio pontificio (1740), cedendolo soltanto nel
1754, pochi anni prima della morte.
Il suo lungo mandato gli consentì di attuare una riforma della società che rilanciò il prestigio di Bologna in ambito internazionale, permettendo alla città di riconquistare
in Europa il ruolo ricoperto in passato, favorì lo sviluppo della scienza sperimentale e contribuì a promuovere la presenza delle donne nell’ambito degli
studi.