Museo del Patrimonio Industriale

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Eventi / NO CRASH Museum

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Proiezioni

NO CRASH Museum

Prorogata al 15 febbraio 2024 l'installazione NO CRASH museum in Museo, a cura di Imagem Multimedia & Design.

Il progetto internazionale NO CRASH museum, realizzato da Imagem s.r.l., propone un nuovo format della campagna di sensibilizzazione sui temi della dignità e della sicurezza sul lavoro attraverso l’arte: una nuova installazione frutto di un progetto internazionale di video–danza, nato nel 2020 e che ha portato alla realizzazione di tre cortometraggi:

NO CRASH, spaziorisonante (02:07 - prod. 2020)

Uno spazio che potrebbe rappresentare una qualsiasi periferia del mondo, degradato e pericolante, diventa scenario per urlare al mondo il desiderio di liberarsi dalle schiavitù di un lavoro senza diritti.

Musica e direzione artistica: Paola Samoggia

Regia, fotografia, montaggio video: Carlo Magrì

Sceneggiatura: Rita Forlani

Coreografia e danza: Giuseppe Devito Spinelli

Riprese video e droni: Master & Co. Stefano Gilioli - Maurizio Lelli

Segreteria di produzione: Isabella Amidei

Relazioni internazionali: Alessandra Bonzi

Speciale ringraziamento: Matteo Masetti e Alessandro Solmi

 

HOPE, apertamente (02:17 - prod. 2021)

Quando la mente è oppressa da un lavoro non sicuro e non dignitoso, si aggrappa alla speranza. Un racconto verso la libertà dagli ingranaggi che costringono il corpo e uccidono la mente.

Musica e direzione artistica: Paola Samoggia

Regia, fotografia e montaggio video: Carlo Magrì

Sceneggiatura e testi: Rita Forlani

Coreografia e danza: Lucia Vergnano

Riprese video e droni: Master & Co.

Segreteria di produzione: Isabella Amidei e Paola Fabbri

Relazioni internazionali: Alessandra Bonzi

Realizzazione scenografia: Falegnameria Rossetti

Realizzazione graffiti: Dima Montanari

 

27 dollari, daydream (11:09 - prod. 2022)

Una onirica "visione ad occhi aperti", tra canto lirico e danza contemporanea, liberamente ispirata a "Il banchiere dei poveri", primo libro del Premio Nobel per la Pace Muhammad Yunus, nel quale l'autore sogna di "segregare la povertà nei musei" attraverso un modello economico basato sul lavoro. Nelle arie cantate si narrano gli esori del microcredito e della possibilità data ad un gruppo di giovani donne di trovare un lavoro dignitoso come riscatto dal baratro della povertà.

Musica originale: Paola Samoggia

Libretto: Rita Forlani

Regia fotografia montaggio e post-produzione: Carlo Magrì

Orchestra:Teatro Comunale di Bologna (direttrice M.a Azzurra Steri)

Voci: Scuola dell'Opera del Teatro Comunale di Bologna

Solisti: Haruo Kawakami (tenore) e Claudia Ceraulo (soprano)

Attore: Matteo Belli

Coreografia: Hektor Budlla (Nuovo Balletto Classico)

Danzatori solisti: Martina Dall'Asta e Leonard Cela.

Riprese video: Master & Co.

Quando

Dal 28 Aprile 2023 al 15 Febbraio 2024

Informazioni

Museo del Patrimonio Industriale

tel. 051 6356611
fax 051 6346053
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L’accesso è gratuito con biglietto del Museo (5-3 euro, gratuito Card Cultura)

Dove

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