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Ultimamusica: Manzoni '90

ultimamusica: musiche “inaudite” di questo (e altri) secoli

Manzoni '90

ore 16.30
Z, echi per Giacomo
Anthology of guitar works by Giacomo Manzoni + 13 homages (Accademia2008, 2022)
live> Leonardo De Marchi chitarra

programma:

Paolo Geminiani
Echi riflessi [prima esecuzione assoluta]

Maurizio Ferrari
Invenzione su tema di Frescobaldi [prima esecuzione assoluta]

Fabio Luppi
PrECHIera

Michele Serra
Echi d’Echi

Giacomo Manzoni
Echi

Saranno presenti i compositori Gian Paolo Luppi, Paolo Geminiani, Vincenzo Saldarelli, Maurizio Ferrari, Fabrizio Fanticini, Michele Serra, Massimiliano Messieri, Antonio Bellandi e Fabio Luppi

ore 17.30
Manzoni90
proiezione del docufilm di Francesco Leprino (Al Gran Sole, 2022)

Giacomo Manzoni, ha iniziato gli studi di composizione nel 1948 a Messina sotto la guida di Gino Contilli, proseguendoli dal 1950 al 1956 presso il Conservatorio di Milano; qui si è laureato in lingue e letterature straniere presso l’Università Bocconi. Attivo inizialmente come strumentista d’orchestra e maestro di coro, dal 1958 al 1966 è stato critico musicale de L’Unità e dal 1962 insegnante di armonia e contrappunto presso il Conservatorio di Milano. Dal 1969 al 1974 ha insegnato composizione al Conservatorio di Bologna, passando poi al Conservatorio di Milano fino al 1991. 
Tra le tappe principali dell’attività di compositore sono da segnalare: i lavori teatrali La sentenza (Bergamo 1960, Teatro delle Novità), Atomtod (Milano 1965, Piccola Scala), le scene musicali Per Massimiliano Robespierre (Bologna 1975, Teatro Comunale) da cui è stata tratta la Suite Robespierre; composizioni vocali con orchestra, tra cui Ombre (alla memoria di Che Guevara) (1968), Parole da Beckett (1971) per due cori, tre gruppi strumentali e nastro magnetico e Hölderlin (frammento) per coro e orchestra (1972); inoltre Insiemi (1967) per orchestra, Modulor per quattro orchestre (eseguito per la prima volta alla Biennale di Venezia nel 1979), Masse: omaggio a Edgard Varèse (1977) per pianoforte e orchestra, Scene sinfoniche per il Doktor Faustus (1984), Doktor Faustus - Scene dal romanzo di Thomas Mann (Milano 1989, Teatro alla Scala), Il deserto cresce. Tre metafore da Friedrich Nietzsche per coro e orchestra(1993), Allen per lettore e orchestra da camera (1996) e Moi, Antonin A. su testi di A. Artaud per soprano leggero, lettore e orchestra (Firenze, 1997).
Un’ampia selezione di suoi saggi e articoli è stata pubblicata nei due volumi Scritti, presso Nuova Italia, e Tradizione e utopia, presso Feltrinelli. L’incisione su disco di Masse: omaggio a Edgard Varèse ha conseguito vari premi internazionali, la composizione Dedica il “Premio Abbiati della critica” quale migliore novità in Italia nel 1986. Per l’attività didattica gli è stato conferito nel 1991 il premio “Omaggio a M. Mila”. È Accademico di Santa Cecilia.

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ultimamusica
musiche “inaudite” di questo (e altri) secoli

Il “secolo breve” a ben vedere non lo è stato poi così tanto, se al suo interno è riuscito a contenere espressioni artistiche lontane, diversissime tra loro e a volte addirittura contraddittorie, in ogni caso segnanti.
E a distanza di vent’anni, il Novecento in musica si porge così ai nostri occhi, ma soprattutto alle nostre orecchie: un’epoca fremente, impetuosa, a tratti problematica e avvolta in una mitologia tutta da conoscere.
Appuntamenti dedicati ai linguaggi, ai protagonisti, alle idee, alle curiosità e agli strumenti che contraddistinguono la “contemporanea“ di oggi e del secolo appena passato.

Quando

17 Dicembre 2022
ore 16.30 / 17.30

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

gratuito

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