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Musica

Sorang

Sorang
Ayub Noor Muhammad percussioni e voce
Rocco Del Pozzo chitarra e voce
Andrea Faidutti sitar
Davide Angelica chitarre

Sorang nasce nel 2007 dal cuore e dalle mani del percussionista e cantante pakistano Ayub Noor Muhammad.
Il nome del progetto (che significa “cento colori” in urdu) rappresenta proprio la filosofia del gruppo: ogni musicista getta sulla tela il proprio colore, musicale e personale, passando dal folk al blues fino alla musica popolare pakistana, per dar vita ad un concerto unico ed imperdibile che rappresenta la sintesi ideale tra i diversi generi musicali.

Ayub Noor Muhammad nasce a Lahore nel gennaio del 1982. Inizia in giovane età lo studio delle percussioni presso uno dei più importanti musicisti pakistani, Ustad Pappu Sain, grazie a cui si specializza nelle tecniche di tabla, daf e bandir. Il metodo di insegnamento di Pappu Sain prevede una disciplina molto rigida, in cui lo studente, prima ancora di mettere le mani sullo strumento, apprende attraverso il canto e l’ascolto la complessa varietà dei ritmi orientali, oltre a tutto ciò che riguarda la cura e la manutenzione degli strumenti tradizionali. Ayub rimane con il suo maestro per più di otto anni, finché nel 2004 arriva a Bologna. Qui crea i BASSKALANDER, progetto con cui suonare la musica della sua tradizione, che si esibisce nei locali storici della città. Dopo circa due anni di attività entra nei PANGEA, prima esperimento in cui mescola armonie e suoni occidentali con i ritmi e i colori della sua terra. Con la rock band INDUO dà vita al progetto “Sufi Blues”, con il quale gira tutta Italia, dal nord-est alle isole. Ora il principale progetto musicale di Ayub è Sorang, che significa “cento colori”. Questa band ha cambiato diverse formazioni, fino a raggiungere la configurazione odierna dove insieme alle sue percussioni suonano sitar e chitarre. Il progetto suona un repertorio misto di brani della tradizione pakistana, ma anche blues, folk e composizioni originali interessantissime in cui queste musiche si mescolano con efficace naturalezza, come voci in un coro. Ayub Noor Muhammad in tutti questi anni si dedica molto anche alla danza, collaborando con diverse scuole sia in ambito didattico che per la realizzazione di spettacoli. Importanti sono anche le collaborazioni con Paolo Vivaldi e Matteo Belli con cui si esibisce al Teatro Duse e con Iskra Menarini, insieme a cui suona all’Aula Magna Santa Lucia di Bologna. Nel 2012 partecipa anche al Festival della Taranta assieme a Maristella Martella di TarantArte. Collabora anche con la Scuola di Danza Moderna Creativa Chorea. Numerosi sono i musicisti che lo vogliono con se per la sua capacità di fondere il linguaggio e i suoni della tradizione orientale con la musica occidentale, come Gianni Placido, Ivana Cecoli e Andrea Gianessi, per cui registra in studio e a volte si esibisce in concerto.

Andrea Faidutti nato a Udine nel 1984, inizia lo studio della chitarra da autodidatta. Dal 2004 abita a Bologna, dove consegue la laurea in scienze antropologiche e parallelamente agli studi universitari continua la sua attività di musicista con la Induo Band, progetto multiforme che affonda le sue radici nel blues e si esibisce regolarmente nei locali di bologna. La band partecipa a diversi festival e concorsi e nell'estate 2013 al Time In Jazz, organizzato da Paolo Fresu con cui suona assieme alla band “Insetto” a Berchidda in un tributo allo storico album di Carlos Santana “Abraxas”. Mantiene comunque ben saldi i rapporti con la sua terra d'origine e partecipa a diversi progetti musicali, fra i quali i "Vertical Invaders" del batterista U.T. Gandhi, con cui si esibisce a Vocalia, Atina Jazz e altri festival, e i "Diavoli Rossi" di Claudio Cojaniz. Dal 2012 intraprende lo studio del sitar con il maestro Saleem Kahn, a Lahore, Pakistan, strumento utilizzato nell’attuale progetto di world music Sorang. Con i Blue Cash scrive musica originale dove il country e la musica acustica incrociano rock e psichedelia, pubblica due dischi e partecipa a diversi festival, come Udine Jazz e Madame Guitar. Parco Lambro invece è un altro progetto originale il cui primo disco è stato pubblicato nel 2016. La band in questi anni si è esibita sui palchi dei festival Pietrasonica, Tarcento Jazz e Aeson. Collabora attivamente con l’etichetta friulana Toks Records per la registrazione e la produzione di vari dischi, oltre che con molti altri musicisti locali.

Rocco Del Pozzo, cantante e chitarrista, è attivo come artista di strada nelle principali piazze italiane ed europee, tra cui Dublino, Lisbona, Zurigo, Lucerna, Amsterdam, Utrecht, Colonia. Sulla scena musicale bolognese dal 2015 ha collaborato con i Sorang, i Vinonegro, The Johnnies. Nel 2017 consegue una laurea in lettere con una tesi sulla musica Qawwali.

Davide Angelica, classe 1992, diplomato con lode in Chitarra Jazz al Conservatorio G.B.Martini di Bologna, è chitarrista eclettico e compositore, attivo sulla scena bolognese dal 2011, opera nell’ambito della black music: jazz, funk, afro. Nel 2014 con il progetto originale Zurbaran, ha vinto il premio C.Bettinardi Nuovi talenti del jazz italiano e nello stesso anno si è classificato primo al premio Massimo Mutti (Bologna Jazz Festival) ottenendo una borsa di studio per i seminari di Siena Jazz. Ha collaborato con: Mop Mop, Kalifa Kone, Roy Paci, Pasquale Mirra, Jimmy Villotti, Fabio Testoni aka Dandy Bestia, Tower Jazz Composers Orchestra, Guglielmo Pagnozzi, Dj Lugi, Katzuma aka Deda, Nico Menci, Fabrizio Puglisi, Carlo Atti e altri. Insegna presso l’associazione Real Sound di Bologna.

Quando

28 Agosto 2018
ore 21

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

€ 10,00 / € 8,00
fino ad esaurimento posti

Prenota il tuo biglietto:
fino alle ore 12.00 del giorno del concerto è possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) da questo link [https://goo.gl/Q3RTPy].
La prenotazione è valida fino alle ore 20.45 del giorno del concerto, orario oltre il quale i biglietti non ritirati saranno rimessi in vendita.

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