Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna

Eventi e mostre / Piano ‘900 | Caro e terribile amico!

Musica

Piano ‘900 | Caro e terribile amico!

Piano ‘900 | Caro e terribile amico!
Ferruccio Busoni e il ‘900: da Reger a Boccioni, da Kempff ad Arrau

narrazione musicale con Giuseppe Fausto Modugno (pianoforte)

Ferruccio Busoni fu introdotto allo studio della musica sin da bambino, debuttò come pianista a sette anni e a soli 12 anni scrive un concerto per pianoforte ed archi.
Dopo aver frequentato composizione a Graz per 15 mesi ed essersi diplomato nel 1882, fu a Lipsia nel 1886, ad Helsinki nel 1888 dove tenne la classe di pianoforte ed ebbe Sibelius fra i suoi allievi. Nel 1894, si stabilì definitivamente a Berlino.
All'inizio della prima guerra mondiale era direttore del Liceo Musicale di Bologna, dal 1915 al 1920 visse poi a Zurigo dove scrisse le opere Arlecchino e Turandot e alcuni abbozzi per il Doktor Faust. Quest'ultima opera, ripresa a Berlino nel 1920 ma rimasta incompiuta, si può considerare l'esempio più completo della sua concezione teatrale antiverista e simbolista. Fu questo un periodo proficuo, in cui fece amicizia con Umberto Boccioni.
Al termine del conflitto Busoni fu a lungo incerto sul suo rientro a Berlino, anche per la situazione politica che andava delineandosi. A spingerlo al rientro furono l'offerta di una classe di composizione da parte di Leo Kestenberg (suo ex allievo di pianoforte che allora occupava un posto influente tra gli intellettuali della Repubblica di Weimar) e l'esigenza di rientrare nella sua casa.
Rientrò nel settembre del 1920, riprese a comporre e intraprese delle tournée all'estero ma risiedette a Berlino fino alla sua morte.
Busoni non fu solo compositore, ma anche teorizzatore musicale: teorizzò sui terzi di tono, fu un precursore della musica elettronica, e scrisse nel 1909 un saggio su una nuova estetica musicale.
Lo studio indefesso, continuo e metodico del pianoforte portò Busoni ad essere uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi.
Nel suo pianismo furono essenziali due elementi: lo studio approfondito di Bach e la tecnica trascendentale lisztiana. Nel campo della tecnica pianistica fu senz'altro un innovatore pur manifestando insofferenza nei confronti dei "metodi", che con il loro angusto e intollerante precettismo tendevano ad ignorare le diversità individuali ed a mortificare la personalità degli allievi.
Una delle sue più famose trascrizioni è la Ciaccona per violino di Bach. Di documenti sonori delle sue esecuzioni ne restano ben pochi, diverse matrici di incisioni per grammofono sono andate perdute durante la guerra. Restano invece diversi rulli di pianola.

Giuseppe Fausto Modugno si è formato alla scuola di Franco Scala e si è laureato in Lettere presso l’Università di Bologna.
Frequenta abitualmente e con successo sedi concertistiche italiane e straniere come solista e con orchestra e ha suonato in Europa, Stati Uniti e Asia. Il suo repertorio spazia dai classici ai contemporanei e nei suoi programmi ama accostare al grande repertorio pagine di compositori viventi e brani inediti, frutto di un’appassionata e continua ricerca.
E’ titolare della Cattedra di Pianoforte principale presso l'Istituto Musicale "VecchiTonelli" di Modena. I suoi interessi lo portano a dedicarsi da anni alla proposta di frequentatissimi cicli di conferenze e conferenze-concerto dedicati agli autori e ai problemi storico estetici del grande repertorio. In questa attività è affiancato spesso da importanti personalità del mondo della cultura (C. Augias, M. Cacciari, M. Donà, G. Giorello, E. Riccomini, V. Riguzzi). Infaticabile e importante anche la sua attività di organizzatore in campo musicale: dopo essere stato fin dalla nascita Segretario artistico dell’Orchestra Mozart, è dal 2007 responsabile didattico dell’Accademia dell’Orchestra Mozart. Ha inciso per Nuova Era, Hermitage, Tactus e Concerto proponendo tra l’altro prime registrazioni assolute di inediti di Mendelssohn e Haydn.

http://www.modugno.org/

Quando

2 Aprile 2016
ore 17.00

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

€ 5,00
gratuito per i minori di 18 anni

Prenotazioni on line

da martedì 1 marzo è possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) da questo link.

I biglietti prenotati devono essere ritirati entro 15 minuti dall’inizio dell’evento presso la biglietteria, oltre i quali la prenotazione non sarà più ritenuta valida.
In caso di disdetta si prega di annullare tempestivamente la prenotazione inviando una mail a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it o telefonando al n. 051 2757711 (dal martedì al venerdì ore 10>16).

Rassegna

Nell'anno di ... i musicisti raccontano i musicisti 2016_1

Dove

Ingrandisci mappa

Museo | Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore, 34
40125 Bologna