Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna

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Musica

Cri du coeur

Cri du coeur
dedicato a Edith Piaf (1915/1963)

un progetto della Scuola Popolare di Musica Ivan Illich per il Museo della musica

Non è soltanto la mia voce che canta è l’altra voce, una moltitudine di voci. Voci di oggi o di altre volte: voci divertenti, solari, disperate,spezzate voci sorridenti e impazzite pazze di dolore e di gioia.
Edith Piaf, una voce attraverso le due guerre che canta l’Amore che ci vuole a sopportare la perdita, accettare il cambiamento, ricucire le ferite della delusione e dell’amore, una voce tutt’uno con la sua storia.

Édith Piaf, pseudonimo di Édith Giovanna Gassion (Parigi, 19 dicembre 1915 – Grasse, 10 ottobre 1963), è stata una grande interprete musicale del filone realista. Nota anche come "Passerotto", come veniva soprannominata per la sua minuta statura (passerotto infatti nell'argot parigino si dice piaf), è stata in attività tra gli anni trenta e sessanta. 
Di origini sfortunate infatti vive la propria infanzia nella miseria del quartiere parigino di Belleville. Sua madre era una livornese, Line Marsa, cantante sposata al saltimbanco Louis Gassion. Trascorre parte dell'infanzia nel bordello di Nonna Marie in Normandia.
La sua scalata al successo avrà inizio a partire dal 1937, quando ottiene un contratto con il Teatro dell'ABC.
Definita come "l'ugola insanguinata" di un passerotto, la sua voce, caratterizzata da mille sfumature, era in grado di passare improvvisamente da toni aspri e aggressivi a toni dolcissimi. Con la sua voce variegata e caleidoscopica, anticipa di oltre un decennio quel senso di ribellione e di inquietudine che contraddistinse diversi intellettuali della rive gauche del tempo come: Juliette Greco, Roger Vadim, Boris Vian, Albert Camus ecc.
Ormai lanciata nell'empireo delle grandi, conosce il poliedrico genio di Cocteau che a lei si ispirerà per la pièce teatrale "La bella indifferente".
Militante durante la guerra contro la Gestapo, conquista la Francia nel dopoguerra, realizzando anche una tournée negli Stati Uniti, paese che in verità l'accoglie freddamente, forse spiazzato dalla raffinatezza dell'artista, che usciva dai canoni consolidati della "belle chanteuse" impregnata di esotismo.
L'universo cantato nei suoi testi è spesso quello degli umili, di storie meste e sconsolate tese ad infrangere troppo facili sogni, cantate con una voce che trasmette il mondo dell'umanità quotidiana con il suo sconfinato e straziante dolore.
In molti casi era lei stessa l'autrice dei testi delle canzoni che tanto magistralmente interpretava.
Rimane indimenticabile il verso di una sua celebre canzone «Non, rien de rien / Non, je ne regrette rien / Ni le bien qu'on m'a fait, ni le mal / Tout ça m'est bien égal» (No, niente di niente / No, non rimpiango niente / Né il bene che mi è stato fatto, né il male / Per me è lo stesso).


dalle ore 16.30 Afternoon Tea Room a cura di Giardino delle Camelie con il celebra-Té: French Breakfast Tea (miscela da colazione di tè neri con sentori di cioccolato e malto)

Quando

24 Ottobre 2015
ore 17.00

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

€ 4.00
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