Museo internazionale e
biblioteca della musica di Bologna

Eventi e mostre / JazzInsight - Straighten up and fly right

Musica

JazzInsight - Straighten up and fly right

Straighten up and fly right
Omaggio a Nat King Cole
con Emiliano Pintori (pianoforte)

special guest:
Enrico Farnedi, voce, ukulele, tromba
Marco Bovi, chitarra
Luca Bernard, contrabbasso

in collaborazione con Bologna Jazz festival 2015

Nat King Cole, nome d'arte di Nathaniel Adams Coles (Montgomery, 17 marzo 1919 – Santa Monica, 15 febbraio 1965), è stato il crooner numero uno: cantante da piano bar, pianista jazz, rubacuori e voce da leggenda.
A quattro anni già cantava “Yes, we have no bananas”, poi fu pianista jazz, poi star mondiale che se la batteva con Sinatra e Dean Martin.
La sua famiglia si trasferì a Chicago quando Nathaniel era ancora un bambino: il padre era ministro della chiesa Battista e la madre era l'organista della chiesa. Fu lei ad insegnargli a suonare il pianoforte. Vivevano a Bronzeville un sobborgo di Chicago famoso negli anni venti per la sua vita notturna e per i locali jazz. Nat usciva di casa di nascosto per passare gran parte del suo tempo fuori dai club, ascoltando artisti come Louis Armstrong, Earl Hines e Jimmie Noone.
Iniziò la sua carriera artistica a metà degli anni trenta, mentre era ancora un ragazzino, con il nome di Nat Cole: insieme al suo fratello maggiore Eddie Coles, bassista, incise il suo primo disco nel 1936.
Giunto in California, Cole decise di fermarsi lì e si stabilì a Los Angeles dove formò il Nat King Cole Trio. Cole era considerato un importante pianista jazz, tanto da apparire nei primi concerti del ciclo Jazz at the Philharmonic. La sua formazione di piano, basso e chitarra, rivoluzionaria all'epoca delle big bands, divenne popolare nell'ambiente del jazz e fu imitata da molti musicisti.
Nel 1943 il King Cole Trio siglò un contratto con la neonata Capitol Records, con cui rimase per tutto il resto della sua carriera.
Il primo successo di Nat King Cole come cantante fu Straighten Up and Fly Right, basato su una vecchia favola, popolare nella comunità nera, che suo padre usò come spunto per un sermone. È considerata una sorta di canzone antesignana dei primi dischi di rock and roll.
Cole raggiunse il grande pubblico con la canzone Mona Lisa, del 1950, che giunse in vetta alla classifica Billboard Hot 100 per cinque settimane e premiata con il Grammy Hall of Fame Award 1992. 
Fu il primo artista afro-americano ad avere un suo programma radiofonico e bissò il suo successo nei tardi anni cinquanta con il primo show televisivo a copertura nazionale condotto da un afro-americano.
In entrambi i casi i programmi non durarono molto, furono cancellati perché gli sponsor - non volendo legarsi ad un artista nero - si ritirarono.
Cole combatté il razzismo durante tutta la sua vita, rifiutandosi di esibirsi nei locali dove venivano applicate le norme sulla segregazione razziale.
Nel 1956 fu attaccato sul palco a Birmingham (Alabama) da membri del White Citizen's Council che sembrava volessero rapirlo. Nonostante il rapido intervento della polizia, fu ferito alla schiena: non terminò lo spettacolo e giurò di non tornare mai più ad esibirsi nel sud degli Stati Uniti, promessa che mantenne.

 

Emiliano Pintori, pianista e organista Hammond, nato a Bologna nel 1979, cresciuto musicalmente nella sua città, ha approfondito il linguaggio jazzistico partecipando a numerosi workshop, tra cui quelli con George Cabels e Harold Mabern, le “Piano Master Class" di Barry Harris e attraverso ripetuti soggiorni a New York.
Molto richiesto come sideman, svolge da più di quindici anni un’intensa attività concertistica in Festival e Club, avendo modo di collaborare con, tra gli altri, Steve Grossman, Carlo Atti, Tom Kirkpatrick, Fabio Morgera, Piero Odorici, Fabrizio Bosso, John Webber, Gianni Cazzola, Francesco Bearzatti, Zeno De Rossi, Joe Magnarelli, Dida Pelled, Flavio Boltro, Owen Hart Jr., Barend Middelhoff.
Negli ultimi anni si dedica anche alla divulgazione della musica jazz, realizzando con un ottimo riscontro la serie di lezioni-concerto “Jazz Insight” (Bologna Jazz Festival 2014, Vignola Jazz In'it 2015).
In ambito compositivo, è stato autore di gran parte delle musiche dei lavori dell’artista Paolo Chiasera, esposti in alcuni dei principali siti per l'arte contemporanea (Rejna Sofia Museum, Madrid; Marta Museum, Herford; Smit Stewart Gallery, NYC; Smak Museum, Gent; Moka Museum, Shangai; Columbia’s University, New York; W139, Amsterdam).

dalle ore 16.30 Afternoon Tea Room a cura di Giardino delle Camelie con il celebra-Té: Arya Rose d'Himalaya SFTGFOP1 (tè nero del Darjeeling di raccolta autunnale)

 

Quando

28 Novembre 2015
ore 17.00

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

€ 4.00
Rassegna

Nell'anno di ... i musicisti raccontano i musicisti 2015_2

Dove

Ingrandisci mappa

Museo | Museo internazionale e biblioteca della musica

Strada Maggiore, 34
40125 Bologna