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Poème électronique

Poème électronique

dedicato a Edgar Vàrese (1883/1965)

con Daniela Cattivelli (compositrice e performer)

Poème électronique per nastro magnetico fu composto nel 1958 per il padiglione all’Esposizione Universale di Bruxelles, elaborato dall’architetto svizzero Le Corbusier e dal compositore greco Iannis Xenakis: un progetto in cui architettura, musica, immagini e luci, venivano messe in relazione attraverso lo spazio e il movimento, dando vita a uno dei primi esempi di esperienza multimediale.

Edgard Victor Achille Varèse (Parigi, 22 dicembre 1883 – New York, 6 novembre 1965), padre italiano e madre francese, vive a Torino dove inizia gli studi musicali con Giovanni Bolzoni, direttore del locale Conservatorio. Nel 1904 rompe tutte le relazioni con suo padre e si trasferisce a Parigi, dove studia prima presso la Schola Cantorum, poi, nel 1906 al Conservatorio Superiore diretto da Gabriel Fauré, senza terminare gli studi.
Molto presto compone le sue prime opere; parte per Berlino, si fa apprezzare da Ferruccio Busoni, da Richard Strauss e da Claude Debussy, è tra i primi spettatori di Pierrot Lunaire di Arnold Schoenberg e della Sagra della primavera di Igor Stravinskij, fino al momento in cui, nel 1915, lascia l'Europa per gli USA.
Pur consacrandosi principalmente alla direzione d'orchestra e alla divulgazione della musica contemporanea, Varèse si dedica parallelamente ad una serie di composizioni che l'imporranno rapidamente all'attenzione del mondo culturale e musicale come uno dei rappresentanti della nuova musica tra i più avanzati nella scoperta di territori inesplorati.
Intensa è l'attività americana di Varèse durante questi anni; ma tra il 1928 e il 1933 è di nuovo in Francia dove riprende contatto con dei vecchi amici come Pablo Picasso e Jean Cocteau e fa la conoscenza di Alejo Carpentier, Heitor Villa-Lobos e André Jolivet, che diventa suo allievo di acustica e orchestrazione.
Nel 1934 comincia per Varèse un lungo periodo di crisi segnata da un girovagare agitato nel centro e nell'ovest degli Stati Uniti - dove tenta la fortuna, senza successo, come compositore di musica per film.
I quindici ultimi anni della sua vita sono invece caratterizzati da una ripresa della sua creatività, con dei capolavori come Déserts, uno dei primi esempi di musica elettro-acustica, e Nocturnal, ultima sua opera, incompiuta alla morte e completata dal suo allievo ed esecutore testamentario, Chou Wen-Chung.
A partire dagli anni cinquanta, inizia il progressivo riconoscimento, sul piano internazionale, della sua rilevanza come compositore e teorico. Nel 1958, su incarico di Le Corbusier, cura la parte musicale (o meglio la sequenza di eventi sonori) di Poème électronique, un progetto multimediale elaborato dall'architetto svizzero e dal compositore-architetto greco Iannis Xenakis per l'Esposizione Universale di Bruxelles del 1958.
Nel 1950 tenne dei seminari al "Ferienkurse" di Darmstadt ed ebbe tra i suoi allievi Luigi Nono, Bruno Maderna e Dieter Schnebel. Muore il 6 novembre 1965, a New York, all'età di 81 anni.

Daniela Cattivelli, musicista, compositrice e performer. Si forma attraverso esperienze musicali eterogenee: dalla musica industriale a quella colta contemporanea, da quella improvvisata alla musica di scena. Studia sassofono al Conservatorio di Adria, si diploma in composizione al Conservatorio di Firenze nel corso di Musica e Nuove Tecnologie, e consegue una laurea al Dams di Bologna con indirizzo musicale.
Tra il 1990 e il 2000 fonda assieme ad altri musicisti basati a Bologna una serie di nuove formazioni musicali: Laboratorio Musica & Immagine, Fastilio, Eva Kant, Antenata.
Il territorio d’indagine sulla ricerca sonora si è in seguito allargato verso esperienze artistiche interdisciplinari, l’adozione di una strumentazione elettroacustica e sempre più frequenti incursioni in ambiti performativi. Manipolatrice di dispositivi analogici e digitali ha avviato negli ultimi anni nuove formazioni con altri artisti e/o musicisti: Mylicon/en, CANE, Sigourney Weaver e il duo con la cantante berlinese Margareth Kammerer. Ciascuna di queste formazioni è un pretesto per rintracciare nuove procedure compositive del suono, a partire dalla grammatica, dalle architetture, dalle strutture organizzative e morfologiche proprie di altri linguaggi (scrittura, immagini, corpo, scena).
Ha composto svariata musica per il teatro e la danza per le più rappresentative compagnie italiana di ricerca: MK, Kinkaleri, Giorgio Barberio Corsetti, Teatro Valdoca, Laminarie, Le Supplici, Yoko Higashino-Baby-Q e altri ancora. Ha collaborato e suonato sotto la direzione di noti musicisti della scena sperimentale internazionale: Fred Frith, Zeena Parkins, Charles Hayward, Butch Morris, Jon Rose, John Oswald, Stevie Wishart, Salvatore Sciarrino.


dalle ore 16.30 Afternoon Tea Room a cura di Giardino delle Camelie con il celebra-Té: Cannella (tè nero alla cannella)

 

Quando

10 Ottobre 2015
ore 17.00

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
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