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Musica

Insolita#1 - speciale Dantedì: "L'inferno" musicale

Insolita: la musica che non ti aspetti

“L’Inferno” musicale
sonorizzazione dal film muto L’Inferno con musica medievale e live electronics

Ensemble Centotrecento:
Elisabetta Benfenati e Diego Resta chitarre, ud e liuti
Fabio Tricomi viella e marranzano, percussioni
Marco Ferrari flauti e direzione musicale

narrazione: Anna Pia Capurso e Paolo Mosconi
ideazione e realizzazione video/grafica: Gloria Moretti
sound design: Guido Sodo
regia audio/video: Fabio Resta

Questo progetto video/musicale, nato in occasione del VII centenario della morte di Dante Alighieri, vuole accompagnare lo spettatore in un viaggio visivo ricco di differenze e consonanze. Per fare ciò, si avvale delle bellissime sequenze del film muto “L’Inferno” (1911), nell’intento di riannodare i fili tra quell’antica visione immaginaria e ideale, la rappresentazione “reale” delle miniature e degli affreschi trecenteschi, il racconto vivido di Dante e la musica del suo tempo.
La filologia accademica ritiene che la prima Cantica della Commedia sia priva di riferimenti musicali, che Dante descrivesse nell’Inferno solo un mondo di frastuono, lamenti, tempesta e urla. Tuttavia anche all’interno di questa Cantica è possibile individuare alcune citazioni musicali, anche se ancora lontane dalla scrittura dell’Ars Nova, come il Vexilla Regis di Venantius Fortunatus (“Vexilla Regis prodeunt inferni dinanzi a noi”) e il De Profundis/Miserere (“e intanto per la costa da traverso venivan genti innanzi a noi un poco, cantando Miserere a verso a verso”) trascritto da Gaffurio nel Practica Musicae.
Solo uscendo “a riveder le stelle”, ma non prima dell’ingresso in Paradiso, Dante potrà incontrare colei che “quando un poco sorride, non si può dicere né tenere a mente, sì è novo miracolo e gentile” e udire, finalmente, la musica celeste della sua “Lucente stella”.

Le sequenze video sono tratte dal film L'Inferno (di Francesco Bertolini, Adolfo Padovan, Giuseppe De Liguoro, 1911) restaurato e concesso dalla Cineteca di Bologna.
Primo vero kolossal del cinema italiano (tre anni di riprese, 150 tra attori e comparse, 100 scene, un battage pubblicitario senza precedenti) è stato a lungo disponibile solo in copie danneggiate o mutile.
Grazie al restauro che lo ha restituito alla pienezza della sua luce e dei suoi colori, ci ritroviamo avvolti nella visione orrida e meravigliosa di figurazioni ispirate a Gustave Doré con lande desolate, bagliori repentini, dannati striscianti, decapitati, bizzarre creature mitologiche, mostruose metamorfosi.

Ensemble Centotrecento nasce nel 2017 da un lungo sodalizio tra musicisti che avevano già collaborato nei gruppi Sine Nomine e Acantus (Marco Ferrari, Gloria Moretti, Fabio Tricomi, Guido Sodo). Nel corso della loro attività concertistica questi musicisti si sono esibiti nei più importanti festival d’Europa e Stati Uniti, realizzando una notevole produzione discografica: per l’editore Quadrivium di Perugia quattro incisioni il cui successo di critica valse al gruppo un importante contratto discografico con l’editore inglese Gimell per la realizzazione del CD Acantus e, più recentemente per Gamut Tempi di Sfessania, la musica della Commedia dell’Arte. Ultimamente, affascinati da alcune intuizioni sulla notazione dell’Ars Nova italiana, hanno anche ripreso l’interpretazione della musica italiana del Trecento.
Il loro nome deriva da una stretta via del centro di Bologna, il cui nome antico via delle Cento Trexende richiama le molte chiuse e confluenze d’acqua, oggi sotterranee ma in alcuni punti ancora visibili, che alimentavano le fontane, i mulini da seta ed i navili della città medioevale.

Il progetto L'Inferno Musicale dell'associazione Musica d'Annata in collaborazione con associazione Medinsud è sostenuto grazie al contributo della Fondazione del Monte di Bologna

Quando

25 Marzo 2022
ore 18.15 ¼ ora accademico
ore 18.30 concerto

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

biglietto: € 10 | € 8

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