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Musica

Lame da Barba

Lame da barba
Francesco Paolino – chitarra, mandolino
Stefania Megale – sassofono soprano, sassofono tenore, clarinetto
Alessandro Predasso – chitarra, mandolino
Alberto Mammollino – kajon, darbuka, riq, tamburi a cornice
Giuseppe Dimonte – contrabbasso

Dal valzer alla tarantella, dalla Grecia ai Balcani, passando per l'Armenia fino a ritornare alla colonna sonora in stile italiano, le Lame da Barba mantengono salde le radici nel mediterraneo, spettinano la tradizione per creare nuovi brani che possano fare proprio un linguaggio nuovo, fresco ed attuale: delle vere e proprie cornici, delle colonne sonore per raccontare immaginari vasti e senza confini.


Francesco Paolino
inizia a suonare la chitarra fin da bambino. Nel 2015 si diploma in chitarra classica con il massimo dei voti al conservatorio di Ferrara. Approfondisce in maniera autonoma lo studio di strumenti appartenenti alla tradizione popolare quali l'organetto, la chitarra battente e il mandolino. Nel corso degli ultimi anni si dedica alla composizione; come autore propone i suoi brani nel progetto Lame da Barba. Si è esibito in ensemble classici quali La Follia Guitar Orchestra. Oltre alle collaborazioni estemporanee collabora attivamente nella sonorizzazione di recital e spettacoli teatrali, in passato con attori della Commedia dell’Arte quale Tommaso Bianco, attualmente con attori quali Piergiuseppe Francione e Ginetta Maria Fino. Autore delle musiche nel duo cantautorale elettroacustico L'Ora dell'Onironauta dal 2012.

Alessandro Predasso, genovese, viene avviato allo studio del flauto barocco e della chitarra classica all'età di sedici anni. Nel 2006 intraprende lo studio universitario presso il Dipartimento di Musica e Spettacolo di Bologna e compie un percorso quinquennale di ricerca sull'etnomusicologia italiana, indirizzando il suo studio organologico e performativo sull'approfondimento degli strumenti a fiato, a pizzico e a mantice utilizzati nel panorama delle svariate tradizioni locali e nei paesi lungo il bacino del Mediterraneo. Dal 2007 è membro dell'itinerante Compagnia Altovento. Approfondisce i metodi di accompagnamento musicale per il teatro. Numerose le sue collaborazioni in ambito teatrale, dal bio-teatro con Giorgio Celli (2007) alla Commedia dell'Arte con l'attore napoletano Tommaso Bianco (2013), al teatro sperimentale con Danilo De Summa (2015). Attualmente si esibisce con la compagnia Teatro degli Incompatibili e con l'attore Piergiuseppe Francione.

Stefania Megale, torinese, inizia il suo percorso musicale con il sassofono contralto a 13 anni, dapprima presso il Conservatorio di Udine, in seguito proseguendo in maniera autonoma. Consegue la Laurea in Didattica della Musica nel marzo 2013, approfondendo, oltre allo studio della didattica, quello della psicologia della percezione e dell'etnomusicologia. Nel corso degli anni si approccerà al sassofono tenore ed in seguito al sassofono soprano. Autodidatta con il clarinetto si diletta anche con strumenti quali la sega musicale, e nel corso degli ultimi anni nello studio della voce. Oltre alle collaborazioni estemporanee partecipa attivamente alla sonorizzazione di recital e spettacoli teatrali con attori quali Piergiuseppe Francione e Ginetta Maria Fino. Partecipa al Laboratorio Sociale AfroBeat attualmente proposto a Bologna, sotto la guida di Guglielmo Pagnozzi. Proprio sotto la guida di quest’ultimo ha inizio un percorso di continuo approfondimento e di continua ricerca di un proprio personale linguaggio improvvisativo.
Nel suo percorso musicale forma il suo linguaggio tra varie esperienze musicali: world music, reggae, ska, Afrobeat, fino al repertorio popolare del sud Italia. Cantante e scrittrice nel duo cantautorale elettroacustico L'Ora dell'Onironauta dal 2012.

Alberto Mammollino, ricercatore e studioso di fonti orali della tradizione popolare del sud Italia, nonché percussionista e costruttore di tamburi a cornice, si affeziona sin da giocane alle proprie origini attraverso gli Sciambule, tipica forma di canto orale eseguita sull’altalena da coppie di anziani nella zona della Daunia da cui esso proviene. Trasferitosi a Bologna per motivi di lavoro, frequenta corsi e seminari sui tamburi a cornice e sulle percussioni del Mediterraneo con Domenico Candellori e Luca Rossi. Il mondo dei tamburi diventa sempre più parte integrante della sua vita, tanto da cominciare a costruirli e sperimentarne varie tipologie di forme e di suono anche attraverso la frequenza di corsi sul tamburello italiano con Andrea Piccioni, Paolo Cimmino, Alfio Antico, sui ritmi dispari turchi con Murat Coksun e sul riq e deff con l’israeliano Elias Habib. Studia interattivamente da diversi anni con David Kuckhermann, percussionista ed interprete di fama mondiale di frame drums, cajon, riq, udu, darkuba. Ideatore di laboratori nelle scuole sulla costruzione e suono di percussioni, e sulle varie tarantelle del sud Italia.
Fondatore di progetti musicali sulla ricerca e recupero di testi antichi, attualmente percussionista di varie formazioni di musica etno popolare e world music.

Giuseppe Dimonte, bassista, contrabbassista, compositore, intraprende gli studi classici all' età di 13 anni avendo modo fin da giovanissimo di suonare come contrabbassista in varie orchestre di musica classica e popolare compresa l'ONC (orchestra nazionale dei conservatori). A 19 anni si trasferisce a Bologna dove affianca agli studi jazz una fitta attività concertistica suonando con svariate formazioni e collaborando con molti artisti passando dal latin allo swing alla musica etnica e sperimentale. Ha avuto numerosissime esperienze live e studio sia come contrabbassista che bassista; ha suonato in festival e club di vari paesi come Germania, Svizzera, Olanda, Spagna, Romania, Francia e Polonia; ha partecipato a diverse masterclass e concorsi, vincendo premi e borse di studio sia in ambito jazz che "moderno". Dopo le collaborazioni in vari album come sideman, nel 2014 debutta col primo lavoro da leader "Morning Session" per l' etichetta bolognese FonoFabrique. Con la stessa etichetta pubblica nel 2016 "Hieronymus", del Pippi Dimonte quintet.


(s)Nodi è inserito nel cartellone di Bé bolognaestate 2016

Prenota il tuo biglietto:
la novità di quest'anno è che anche per (s)Nodi a partire da mercoledì 20 luglio è possibile prenotare i biglietti (con pagamento il giorno dell’evento) da questo link.
La prenotazione dei biglietti sarà valida fino alle ore 20.45 del giorno del concerto, orario oltre il quale i biglietti non ritirati saranno rimessi in vendita.
In caso di disdetta si prega di annullare tempestivamente la prenotazione inviando una mail a prenotazionimuseomusica@comune.bologna.it o telefonando al n. 051 2757711 (attivo dal mercoledì al venerdì ore 10>16).

Quando

6 Settembre 2016
ore 21

Informazioni

Museo internazionale e biblioteca della musica

tel 051 2757711
email

Biglietti:
€ 10,00 | intero
€ 8,00 | ridotto
gratuito | minori di 18 anni
L'ingresso è consentito fino ad esaurimento posti
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(s)Nodi: dove le musiche si incrociano 2016

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