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Luigi Busi. L’eleganza del vero 1837-1884, Bologna, Palazzo d'Accursio, Sala Ercole, 27 gennaio - 18 marzo 2018

In prestito il dipinto di Luigi Busi raffigurante Giuseppe Busi, olio su tela, 1870 (esposto nel corridoio del Conservatorio di musica G.B. Martini, Piazza rossini 2)

La mostra, a cura dell'Associazione Bologna per le Arti, è dedicata a Luigi Busi (1837-1884) ed è la prima dedicata all’artista nella sua città natale. L’esposizione accoglie una selezione di circa quaranta opere del pittore affiancate dai dipinti dei maestri che hanno segnato la sua formazione e degli artisti contemporanei che ne hanno influenzato l’iter creativo.
L’arte di Luigi Busi si inserisce nel solco del tradizionale realismo ottocentesco, una pittura di genere che spazia dalle opere di carattere storico ai temi più vari connessi al mondo borghese. La sua pittura tocca le corde più emotive e vibranti, allineandosi perfettamente con la moda pietistica del tempo che gli garantì ben presto l’ammirazione incondizionata del pubblico dei contemporanei.
Luigi Busi si forma al Collegio Venturoli a Bologna, ottenendo fin dai primi anni di studio premi e riconoscimenti. Nel 1858, dopo aver vinto il Pensionato Angiolini, si trasferisce a Roma dove si inebria delle novità della pittura storica in direzione realista. Al Collegio Venturoli si avvicina ad artisti come Raffaele Faccioli e Luigi Serra, divenendo il rappresentante della punta avanzata della scuola moderna.
Negli anni Sessanta si intensifica la sua attività artistica difatti nel 1867 viene scelto per essere inviato all’Esposizione Universale di Parigi e la sua fama raggiunge l’apice con la premiazione alla II Esposizione Nazionale tenuta a Parma nel 1870 e con l’Esposizione Universale di Vienna nel 1873.
Oltre alla pittura da cavalletto, Busi lavora a grandi commissioni e ad interventi di decorazione. Nel 1871 dipinge una grande tela per il marchese Pizzardi e nel 1873 suscita scalpore con la pala con “Il martirio dei Santi Vitale e Agricola”, sull’altare maggiore dell’omonima chiesa bolognese per la nuova interpretazione di stampo verista con cui rilegge il tema sacro. Altri lavori eseguiti da Busi di soggetto religioso sono nella cappella di Villa Hercolani Belpoggio a Bologna e nel Santuario della Madonna del Piratello, nei pressi di Imola (Bologna), in collaborazione col pittore Alessandro Guardassoni. Tra i lavori a destinazione civile si ricordano: le decorazioni nello scalone di Palazzo Pighini a Imola e le pitture nel Teatro Comunale di Bologna (tra 1861 e il 1866), in collaborazione con il pittore Luigi Samoggia, e la Sala Rossa di Palazzo Comunale a Bologna.

Inaugurazione sabato 27 gennaio ore 17.00