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Gentilhomeni, artieri et merchatanti. Cultura materiale e vita quotidiana nel Friuli occidentale al tempo dell’Amalteo (1505-1588), Pordenone, Spazi espositivi Provincia, 17 settembre - 27 novembre 2005

Sono state concesse in prestito le seguenti opere librarie:

Gioseffo Marini, Il Secondo Libro de Madrigali a cinque voci, Venezia, Giacomo Vincenti, 1618

Piovesana Francesco Sacilese, Misure Harmoniche Regolate, Venezia, Gardano, 1627

Autori diversi, Raccolta di Giulio Bonagionta, Venezia, Girolamo Scotto, 1568

Baccusi Ippolito, Il Secondo Libro de Madrigali à sei voci, Venezia, Girolamo Scotto, 1572

Metallo Gramatio, Il Secondo Libro de Canzoni a tre & a quattro voci, Napoli, Mattio Cancer. M. D. LXXVIIv

Metallo Gramatio, Ricercari a due voci per suonare et cantare, Venezia, Ricciardo Amadino, 1614

 

L’esposizione prende le mosse dal territorio - ampiamente raffigurato dall’Amalteo come sfondo nei suoi dipinti - e dalle trasformazioni registrate tra la seconda metà del Quattrocento e i primi anni del secolo successivo, quando l’aspetto di borghi, castelli e città si modifica sensibilmente per l’introduzione anche in Friuli di nuovi modelli urbanistici e delle novità architettoniche rinascimentali, in gran parte di derivazione veneziana e lombarda.

Soprattutto per il Friuli occidentale, il Cinquecento – secolo che Pomponio Amalteo attraversò con la sua lunga vita quasi interamente - fu quanto mai ricco di novità, di rivolgimenti, di «nuove intraprese» e di «eletti ingegni», che segnarono e illustrarono il territorio: alla storia infatti fu consegnato come uno fra i momenti più stimolanti, ricchi e coinvolgenti.

Ed è proprio alla cultura materiale e al vissuto quotidiano al tempo dell’Amalteo che viene dedicata la ricca esposizione curata da Maurizio d’Arcano Grattoni. Una finestra che si apre da lontano, su di un panorama ampio e diversificato, popolato di varia umanità proprio come i quadri dell’Amalteo, che amava inserire le sue ‘istorie’ e i suoi personaggi in contesti tratti dal vivere quotidiano. Un volo d’uccello sulle trasformazioni paesaggistiche ed urbane, sui mestieri e le arti del tempo, sull’economia, le credenze e i gusti di “gentilhomeni, artieri et merchatanti”, animato da preziosi e importanti oggetti sacri (pissidi, croci astili, ecc.), da mobili, tessuti, cronache d’epoca e statuti, strumenti e testi musicali, ceramiche, manufatti architettonici e sculture, carte geografiche e piante dell’epoca, con molti materiali provenienti da importanti musei e raccolte pubbliche, ma anche con pezzi inediti rintracciati in collezioni private, che rappresenteranno una vera novità per gli studiosi e il vasto pubblico.

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