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Da Tiziano a Rubens. Capolavori da Anversa ed altre collezioni fiamminghe, Palazzo Ducale, Venezia, 5 settembre 2019 - 1 marzo 2020

Sono state concesse in prestito 5 opere facenti parte della collezione libraria del Museo:

Adriano Willaert, Di Adriano et di Jachet i Salmi appertinenti alli Vesperi Per tutte le Feste Dell'anno, Venezia, Antoni Gardano, 1550

Adriano Willaert, Musica Nova, Venezia, Antonio Gardano, 1559

Adriano Willaert, Liber Quinque missarum, solo Cantus

Autori diversi, Passioni della settimana santa, ms, XVI secolo

Vincenzo Galilei, Fronimo, Venezia, eredi di Girolamo Scotto, 1584

Una mostra inedita - a cura di Ben van Beneden, direttore Rubenshuis, con la direzione scientifica di Gabriella Belli - in cui accanto ai pittori veneziani, si potranno ammirare esclusivi capolavori provenienti dai principali musei delle Fiandre e da alcune collezioni private, che sbarcano in Laguna negli spettacolari appartamenti del Doge a Palazzo Ducale.
La notizia più attesa è che, accanto ad alcune opere di Rubens, van Dyck e Michiel Sweerts, la mostra porterà nuovamente a Venezia tre opere raramente concesse in prestito, alcune delle quali saranno mostrate al pubblico, per la prima volta, in occasione della mostra.
Si tratta della pala d'altare proveniente dall'ex Chiesa di San Geminiano, definita dalla stampa internazionale “il Tintoretto di David Bowie”, di Jacopo Pesaro presentato a San Pietro da Papa Alessandro VI di Tiziano e del Ritratto di una Dama e sua figlia sempre di Tiziano (che si pensa ritragga l'amante del pittore e la loro figlia Emilia).
Una sezione speciale sarà dedicata al compositore fiammingo Adriaan Willaert, che si stabilì definitivamente nella Serenissima per diventare Maestro di Cappella della Basilica di San Marco nel 1527. Fu il compositore di Roeselare a fondare la Scuola di Musica Veneziana, frequentata, tra gli altri, da Giovanni Gabrieli e Claudio Monteverdi.
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