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I "mondi dell'arte" in Francia nel XVIII secolo. Il ruolo del pubblico e dei conoscitori nel giudizio sulla pittura
Nell'ambito della mostra:Luigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini, conferenza dal titolo: I "mondi dell'arte" in Francia nel XVIII secolo. Il ruolo del pubblico e dei conoscitori nel giudizio sulla pittura, a cura di Sandra Costa (Università di Bologna)
Per quanto riguarda l’arte uno dei più importanti cambiamenti di rotta operati durante il XVIII secolo non fu soltanto stilistico, ma piuttosto nello spostamento di quello che si potrebbe definire il centro di gravità: dall’oggetto al soggetto e dalla produzione alla ricezione. In Francia, nel corso del Settecento, il giudizio sull’arte divenne un’operazione polisemica che toccava contemporaneamente l’analisi estetica e tecnica, la visibilità sociale e la transazione commerciale e si opera anche una parallela distinzione tra le figure, per altro tangenti tra loro, del curioso, del conoscitore, del dilettante e dell’amateur. A Parigi, soprattutto, si assiste a una progressiva separazione - non priva di vive polemiche e accenti violenti - tra le posizioni dell’Académie, tese a rivendicare il ruolo istituzionale degli amateurs honoraires nel dirigere e formare il gusto pubblico e molti illuministi, specie appartenenti all’ambito della Encyclopédie, che invece reclamavano con forza la libertà, anche per un “pubblico qualsiasi”, di avere e soprattutto di esprimere individualmente un gusto proprio.
25 Ottobre 2017
17.00
Museo Davia Bargellini
Le conferenze si tengono nel Salone di Nomisma, primo piano di Palazzo Davia BargelliniLuigi Crespi ritrattista nell’età di papa Lambertini