Museo Civico Medievale
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40135 Bologna
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Tra la Vita e la Morte. Due Confraternite bolognesi tra Medioevo e Età Moderna
Il Museo Civico Medievale, in collaborazione con il Museo della Sanità, la Biblioteca dell'Archiginnasio, la Pinacoteca Nazionale di Bologna e la Curia Arcivescovile di Bologna dedica per la prima volta una mostra al suggestivo tema delle Confraternite bolognesi, con un particolare sguardo rivolto a quelle di Santa Maria della Vita e di Santa Maria della Morte, un tempo ubicate una di fronte all'altra. Infatti se quella della Vita aveva sede all'interno della Chiesa omonima, in via Clavature, quella della Morte si estendeva tra via Marchesana e il portico che ne conserva il nome, correndo lungo via dell'Archiginnasio e costeggiando il lato di San Petronio.
L'esposizione, curata da Massimo Medica e Mark Gregory D'Apuzzo, ospitata all'interno del Lapidario del Museo Civico Medievale, vede esposte oltre cinquanta opere provenienti da importanti istituzioni cittadine, tra cui il Museo della Sanità e dell'Assistenza, in origine sede dell'Antico Ospedale di Santa Maria della Vita, la Biblioteca dell'Archiginnasio, la Pinacoteca Nazionale di Bologna, senza dimenticare le opere presenti all'interno dei Musei Civici d'Arte Antica (Museo Civico Medievale, Museo Davia Bargellini, Collezioni Comunali d'Arte) e quelle prestate da collezioni private.
La prima parte della mostra si propone di indagare come prima dell'avvento dei Disciplinati a Bologna, avvenuto nel 1261, in realtà non fossero presenti in città confraternite, intese come sodalizi devozionali a larga base popolare. Con l'ingresso dei Disciplinati a Bologna e nel contado sorgeranno dunque delle vere e proprie confraternite spirituali con esclusivi scopi religiosi, dall'orazione, alla penitenza, all'esercizio di opere di misericordia verso i bisognosi.
Sarà Raniero Fasani da Perugia a dare vita a Bologna, insieme ai propri adepti, alla confraternita dei Battuti Bianchi o frati flagellanti, e ad adoperarsi affinché nel 1275 circa venisse aperto un ospedale nel centro della città, che potesse dedicarsi all'accoglienza e all'assistenza degli infermi e dei pellegrini, e che in seguito assumerà la denominazione di Ospedale di Santa Maria della Vita.
Attraverso le testimonianze artistiche e documentarie (dipinti, miniature, sculture, ceramiche, oreficerie), si tenterà di ricostruire anche le vicende legate alla storia dell'altra confraternita, quella di Santa Maria della Morte.
La mostra è realizzata in collaborazione con Genus Bononiae. Musei nella Città, Istituzione Biblioteche del Comune di Bologna, Soprintendenza per i Beni Storici Artistici Etnoantropologici di Bologna Ferrara Forli-Cesena Ravenna e Rimini del Polo Museale dell'Emilia-Romagna, Curia Arcivescovile di Bologna.
Dal 12 Dicembre 2015 al 28 Marzo 2016