Museo Civico Archeologico

Collezioni / Percorsi / Eracle – Ercole: un eroe tra Grecia e Roma

Anfora attica a figure nere

L’anfora, attribuita ad un pittore che deriva il suo nome da un vaso conservato a Berlino,
Il vaso raffigura sul lato principale un episodio del mito dell’eroe legato alla sua terza fatica, la caccia al cinghiale di Erimanto; mentre Eracle braccava la fiera tra l’Arcadia e l’Elide, venne ricevuto dal centauro Folo (Pholos), che gli offrì delle carni, ma esitò a dargli il vino, bene che egli custodiva in comunità con altri Centauri. Dopo l’insistenza dell’eroe, Folo acconsentì, ma i Centauri, attirati dal profumo della bevanda, si scagliarono contro Eracle, che si difese con arco e frecce, uccidendo oltre a molti aggressori, anche lo stesso Folo e il saggio centauro Chirone.
Sul vaso è raffigurato il momento in cui Eracle, chinato, attinge il vino da un grande contenitore (un pithos) che spunta in parte dal terreno. Di fronte a lui è la figura di Folo, che sporge da una roccia, ad indicare l’interno della caverna in cui l’eroe è ospite; alle sue spalle sono due divinità, Atena protettrice dell’eroe, ed Ermes.

Informazioni aggiuntive

Vaso – Ultimi decenni del VI sec. a.C.

A collo distinto, con anse tricostolate.
Decorazione accessoria: sul collo palmette opposte concatenate, alternate a fiori di loto anch'essi opposti. Sulla spalla fascia di baccellature, alternativamente nere e paonazze. Sul corpo sotto le anse si dipartono racemi desinenti in palmette e boccioli di loto, che delimitano lo spazio riservato alle scene figurate. Sotto le scene figurate meandro e fascia con boccioli di loto. Presso il piede zona di raggi.
Lato A: Eracle e Folo. Eracle ha un chitonisco, la leonté, la faretra sulla spalla, la spada al fianco: è chinato e attinge vino da un grande pithos che spunta in parte dal terreno. Di fronte sporge da una roccia la parte superiore del centauro Folo che indica con la mano destra l'interno del pithos a Eracle. Dietro l'eroe sono Atena e Ermes. La dea indossa un chitone stellato, l'egida a squame e serpi, l'elmo attico con alto cimiero. Dalla lancia della dea pendono due lepri. Ermes ha petasos, clamide, calzati alati e il kerukeion nella destra.
Lato B: cavaliere tra due opliti. L'oplita di sinstra indossa chitonisco, corazza, elmo corinzio e schinieri. Ha lancia e scudo con episema bianco; quello di destra ha il corpo interamente coperto dallo scudo, che ha per episema un serpente. Il cavaliere è visto di fronte ma con il capo volto a sinistra. Ampio uso delle sovraddipinture bianche e paonazze.

Informazioni
Provenienza: Italia, Etruria
Materiale: Argilla, a figure nere
Dimensioni: Altezza: 39.8 cm - Diametro massimo: 27 cm - Diametro orlo: 17.8 cm
Numero di inventario: MCA-GRE-G_0007
Biografia: , Gerhard, A.V., tav.CXIX-CXX,3-4 e p.128; Heydemann, Heinrich, Mitteilungen aus den Antikensammlungen in Ober- und Mittelitalien. Drittes hallisches Winckelmannsprogram, Halle, 1879, p.59; Pellegrini, Giuseppe, Catalogo dei vasi antichi dipinti delle Collezioni Palagi ed Universitaria, Bologna, 1900, p. 27, n. 195; Laurinsich, Luciano, Corpus Vasorum Antiquorum, Italia 7, Bologna Museo Civico, Fascicolo 2, in: Corpus Vasorum Antiquorum, Italia, 1926 (dopo il), III H e, tav. 15, nn. 1-4; Beazley, John Davidson, Attic black-figure vase painters, Oxford, 1956, p. 288, n. 10; Bothmer, Dietrich : von, Corpus Vasorum Antiquorum, USA 16, New York Metropolitan Museum of Art, fascicolo 4 , in: Corpus Vasorum Antiquorum, USA, New York, 1976, tav. 27, nn. 1-4 (per lo scudo); Carpenter, Thomas H., Beazley Addenda (2. ed.), Oxford, 1989, p. 75; Schnapp, Alain, Le chasseur et la cité. Chasse et erotique dans la Grece ancienne, Paris, 1997, p. 450, n. 552 (A); www.cvaonline.org, 2004 (dal), v.n. 320313.
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