Museo Civico Archeologico

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A proposito di Leonard Cohen…

Chiacchierata con musica insieme a Silvia Albertazzi, Edoardo Balletta, Luigi Contadini, Elena Lamberti, Francesco Vitucci. All’arpa, Francesco Benozzo - Modera, William Piana, Radio Città Fujiko 103.1. In collaborazione con: Libreria Trame, Clopex - Centro di Studi sulle Letterature Omeoglotte dei Paesi Extraeuropei, Museo Civico Archeologico di Bologna, Associazione Culturale ARCHI, Associazione Italiana di Studi Canadesi, CanadaUsa.net, Progetto Performigrations: la gente è il territorio. (Ingresso libero fino a esaurimento dei posti)

 

L’evento è organizzato in occasione della pubblicazione dei volumi di Silvia Albertazzi, Leonard Cohen. Manuale per vivere nella sconfitta, (Paginauno 2018) e di Elena Lamberti, Leonard Cohen. Come un uccellino su fili di parole (Castel Negrino 2018

 

«La parola si dissolve nella musica e la musica si dissolve nella parola e tu rimani con dell’aria pura, ti senti rinvigorito». Così Cohen raccontava la sua ricerca ad un tempo letteraria e musicale confermando che nel suo immaginario non esisteva un confine tra canzone, poesia e romanzo, forme inscritte per lui in un unico percorso di ricerca che questo incontro vuole celebrare in modo conviviale. L’arpa di Francesco Benozzo, poeta e musicista dal 2015 stabilmente candidato al premio Nobel per la Letteratura, accompagnerà un gruppo di docenti dell’Università di Bologna guidati da William Piana (Radio Città Fujiko) in una conversazione sulla «rivoluzione tranquilla» dell’opera di Cohen per inaugurare, tra musica e parole, la nuova stagione del Centro di Studi sulle Letterature Omeoglotte dei Paesi Extraeuropei (attivo presso il LILEC - Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne) dedicata allo studio della letteratura del e nel mondo.

 

I due libri appena usciti sul poeta-cantautore canadese mettono in luce, da angolature diverse, alcuni aspetti della sua poetica, a partire da un’analisi dei testi, delle diverse tipologie di fonti e delle influenze culturali esercitate dall’opera di Cohen sulla musica, sull’arte e sulla società contemporanea.

 

Alla chiacchierata del 18 gennaio partecipano non a caso docenti di diverse discipline, dalla letteratura anglo-americana a quella dell’America del sud, dalla letteratura spagnola alla filologia giapponese e medievale: come tasselli di un prisma in movimento, le varie voci e testimonianze intendono suggerire l’imprendibile essenza di un’arte che ha saputo manifestare la propria complessità in una forma elegante e discreta, sempre in bilico tra letteratura e religione, tra musica, rito e impegno sociale.

 

Scomparso nel novembre del 2016 all’età di 82 anni, Leonard Cohen è considerato, insieme a Bob Dylan, il cantautore più influente di sempre. È autore di 13 album in studio e una ventina di libri, tra poesia, romanzi e raccolte. Ha ricevuto innumerevoli premi e grammy per le sue opere (alcuni da lui rifiutati, come il Governor General's Award assegnatogli nel 1968) Inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, parlò fino alla fine di se stesso come di un credente della religione ebraica, ma fu anche ordinato, nel 1996, monaco buddista Rinzai.

 

In una recente intervista, il premio Nobel Bob Dylan ha detto di Cohen: “Il suo dono e il suo genio sono entità in rapporto con la musica delle sfere”.

 

Quando

18 Gennaio 2019
ore 17.45

Informazioni

Museo Civico Archeologico

Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

Dove

Spazi | Sala Risorgimento